La penna degli Altri 23/06/2011 10:12
La Spagna rischia, vola col romanista

Che Spagna Una finale senza i baby fenomeni spagnoli sarebbe stata una beffa, per loro e per il calcio. Hanno tirato 20 volte in porta contro 2, il possesso palla sarà stato di 70 a 30, ma sono riusciti ad andare in svantaggio per una girata di Voronkov: il pallone è sbucato tra una selva di piedi senza che De Gea potesse vederlo. E successo a fine primo round. E la Bielorussia, arrivata in Danimarca dopo aver battuto lItalia allo spareggio (ricordate lincredibile rimonta da 0-2 con lerroraccio di Mannone?) e che è sbarcata in semifinale con solo 3 punti grazie alla differenza reti, ha creduto al miracolo. Ma poi la Spagna si è scatenata, come un toro alla festa di san Firmino, ha paradossalmente giocato meglio una volta in svantaggio, e solo uno strepitoso Gutor è riuscito a tenere in piedi le speranze fin quasi alla fine. Milla ha cambiato le fasce (dentro Capel e Jeffren), ha inserito Bojan (che ha contribuito alla vittoria) e a un certo punto ha giocato con un 4-1-4-1 con Javi Martinez in mezzo alla difesa. Che spettacolo vedere tanti piedi buoni alla ricerca del pari. Spinta dal sontuoso Thiago Alcantara, La Spagna ha trovato il pari con Lopez, che sta allUnder come Villa sta alla nazionale, a un minuto dalla fine. Gran tocco in area sul cross di Capel pescato da Thiago. Poi Lopez ha fatto il bis nei supplementari con una zuccata per il suo 5 ° gol allEuropeo. E Jeffren, cannonata fa fuori area, ha chiuso i conti.
Muscoli e poco più Se Spagna Bielorussia è stata un Red Bull, Svizzera-Repubblica Ceca è stata una camomilla. Poche emozioni, tanti muscoli, qualche lampo di classe e fantasia dello svizzero Shakiri. Gli elvetici, che avevano chiuso a punteggio pieno il loro girone, ci hanno provato di più e alla fine sono stati premiati, col bel gol di Memedi nel secondo supplementare. In questo Europeo, è la finale «footbally» correct.