La penna degli Altri 17/06/2011 11:44
Dieci anni dallo scudetto

Uno scudetto, almeno a Roma è stato sempre così: un teorema perfetto, un concentrato di dettagli e congiunture astrali, duro lavoro e leggeri primavere, per finire sempre a quella luce. Quella fotografata qua a destra. Quella delle sette di sera destate. Quella che sa di arancio. Circo Massimo. Serate blu elettriche. Giornate da primi adesivi fosforescenti. Brezza prima di una vacanza. Stati di grazia. Che Sabatini abbia parlato di questa luce per parlare di Totti è un bel segnale. Sa di Roma. E sanno di Roma tante cose che stanno accadendo adesso. Ecco il punto: questo è un decennale che non sa di vecchio. Cè una nuova proprietà che sta muovendo i primi passi proprio adesso, anzi - e speriamo non sia un caso - oggi si ritrova a Trigoria per organizzare la nuova era. Oggi, il 17 giugno. Un giorno sul precipizio come quello scudetto vinto tra il Novecento e il nuovo Millennio, con anni stanchi dietro e incerti davanti, come ad assaporare meglio il momento. Lo scudetto Primavera è un altro bellissimo segnale. Sa dinizio proprio mentre si chiude unera. E poi oggi a Trigoria ci sarà Franco Baldini.
Proprio oggi. Il "suo" 17 giugno. Anzi, senza virgolette. Oddio lui a Trigoria ci ha già dormito, da solo, magari per gustarsi uno di quei tramonti che sicuramente gli sono rimasti negli occhi in questi anni. Lontani. Lultima volta aveva fatto una conferenza stampa in un hotel, lo Sheraton, allEur (sono particolarmente belli i tramonti visti da quella parte di Roma)... Parlare di vendetta sarebbe inelegante, sbagliato, volgare, non appartiene e non apparterrà mai a Baldini, non è nel suo lessico, non è nella sua anima più che altro (ama il teatro e il teatro più di qualsiasi altro strumento, con lAmleto di Shakespeare, ha dimostrato come si può dire no alla vendetta). Ma che ci sia un non so che come un appuntamento del destino questo si può e anzi si deve dire. Sta tornando pure Tancredi, tanto per riunire altri fili di questa storia (e magari trasformare quei fischi che chi li ha fatti per amore aveva diritto a farli, ma chi li ha fatti per ignoranza no). Quando le cose vengono fatte bene la gente lo sa, se ne accorge, lo capisce.
Uno scudetto lo vinci quando ti senti in sintonia col mondo (fino a confondere leffetto con la causa), quando ti senti in sintonia con le cose della Roma e con le cose della vita. È così che ti ritrovi allimprovviso in mezzo a un milione di persone. Cè unaria diversa adesso nellaria di Roma. Un progetto. Un allenatore che appena lo hai sentito parlare ti ha dato quellimpressione che... Un direttore sportivo che sembra venire da un altro tempo (a metà fra un poeta e un rivoluzionario) e un altro direttore che è proprio quello, lo stesso di dieci anni fa. Per questo auguri Roma. Perché oggi me sembra che il tempo se sia fermato qui.