Milan k. o. Due pali e una traversa hanno aiutato il Milan a resistere contro i giallorossi, trascinati da Caprari e resi letali da Montini. Due protagonisti attesi, molto più splendenti di Merkel, Verdi e Berretta. E’ spesso provvidenziale Albertazzi, negativo però nell’azione del gol, quando perde palla uscendo dall’area e viene punito dalla ripartenza giallorossa: palla a Dieme, cross per Montini e ciao Milan. Nel primo tempo dominato dalla Roma, ci sono un sospetto rigore, un palo di Caprari, destro ad effetto da sinistra, e un altro di Mattia Montini, conclusione al volo di destro su cross di Dieme. Il centravanti è essenziale come la squadra di De Rossi, raramente tocca la sfera due volte e cerca sempre il gol. Il Milan non tira quasi mai, sfiora due volte la rete nel finale, con Albertazzi e Ganz, ma anche nel secondo tempo l’occasione migliore è per la Roma, con Caprari che colpisce la traversa.



Grifone ok Il Genoa parte con il regalino: al 2’ Berardi fa confusione e causa una palla a due in area. Masahudu Alhassan lo inchioda sulla punizione. E pensare che non doveva esserci per un infortunio alla caviglia sinistra. Invece il ghanese è il migliore in campo. Arrivato a Genova con Boakye e Cofie, lo scorso anno era stato costretto a osservare i compagni dalla tribuna per problemi di tesseramento. Ora c’è e si vede. Il Grifone domina a centrocampo ma butta via tutto in avanti con Longo, Boakye e pure Polenta. La Lazio soffre e resta aggrappata al match, sfiora il pari ma il Genoa gestisce. Nel finale però ci vuole un’impresa di Perin per stoppare la punizione di Ceccarelli.