La penna degli Altri 12/06/2011 12:56
Bruno Conti e De Rossi: "Comunque bravissimi"

IL ROMANISTA (V. META) -
Al fischio finale della gara con il Genoa si erano guardati senza parlare, scambiandosi un gesto più eloquente di tante parole: stiamo calmi, non è successo ancora niente. Bruno Conti e Alberto De Rossi si preparano a vivere una notte partico lare, forse quella che chiude un ciclo per aprirne uno nuovo. «Il futuro del settore giovanile? Non saprei ha detto il tecnico al Romanista -. Francamente non posso dire niente prima di aver parlato con la società e aver ascoltato i loro programmi. Ho letto quello che ha detto Sabatini, ma prima di commentare devo parlare direttamente con lui. Stesso discorso per quanto riguarda il rinnovo di Daniele: sono cose di prima squadra, le leggo sui giornali e basta. E poi al momento sono molto concentrato sul presente».
Il presente parla di una finale scudetto, la seconda da quando siede sulla panchina della Primavera. Laltra, quella ormai storica del 2005 a Lecce era finita talmente bene che una
una settimana dopo la squadra era a fare il giro donore allOlimpico prima della finale di Coppa Italia contro lInter. «Sensazioni? Eh, sono passati un po di anni sorride De Rossi -. E poi sono cose relative, avevo sensazioni positive anche prima di altre finali che ho perso...Certo ci arriviamo molto concentrati e determinati, consapevoli che ci troveremo di fronte una squadra fortissima e sulla quale io avevo puntato fin dallinizio, ma anche consapevoli della personalità che abbiamo dimostrato di possedere».
Quella di stasera sarà la seconda finale stagionale per la Primavera, arrivata in fondo a due competizioni su tre: «Se me laspettavo? Sapete come la penso, i risultati contano fino a un certo punto, non sono certo quello lobiettivo che ci prefiggiamo a inizio stagione. È vero, abbiamo una squadra rinnovata rispetto allanno scorso e anche molto giovane, però la crescita ha coinvolto tutti, a cominciare dai 92, che sono venuti fuori tutti alla grande. E poi certo, i 93 for se sono cresciuti più rapidamente. Le due finali ci ripagano di un lavoro complessivo». Fra la Roma e lo scudetto ci sarà il Varese dei miracoli: «Lavevo detto che sarebbero arrivati in fondo, sono una squadra esperta e forte fisicamente. I tre squalificati? Credo che i giocatori che li sostituiranno siano altrettanto bravi. Noi siamo pronti, ce la giocheremo come sempre». Per Bruno Conti, che in oltre dieci anni da responsabile del settore giovanile ne ha vissute tante, questa non potrà essere una finale come tut te le altre, visto che, come annunciato da Sabatini, a partire dalla prossima stagione Primavera e Allievi passeranno sotto la gestione diretta della prima squadra. Intanto, il futuro di Conti sono i ragazzi che ha visto crescere: ieri si è diviso fra i campi di Allievi e Giovanissimi, oggi farà lo stesso ma in più avrà la gara clou della Primavera: «In tutti questi anni non ho mai lasciato soli i ragazzi ha detto, sempre al Romanista -. Ogni volta che giocano, io ci sono sempre, ci sarà anche questa volta. Siamo lunica squadra in Italia ad aver portato tre squadre alle finali nazionali: per tutto il settore giovanile, dai dirigenti ai tecnici ai segretari, questa è una grandissima soddisfazione. Vediamo questi ragazzi crescere, alcuni andare in prima squadra, significa che abbiamo lavorato bene. Emozioni? Sì, confesso che sono un po emozionato. Stasera sarò con i ragazzi, per la Roma sarà una serata importante».