La penna degli Altri 29/06/2011 12:02

Addio Sensi. DiBenedetto presidente a fine luglio


della firma sul contratto definitivo di vendita, il boardgiallorosso dovrà decidere lunedì a chi affidare la reggenza del club. Ieri si faceva il nome di Paolo Fiorentino, neo consigliere e vice  di Unicredit.
A quanto risulta a Il Romanista, però, il nome giusto potrebbe essere quello dell’avvocato della banca, Roberto Cappelli. Il passaggio di testimone a DiBenedetto avverrà a fine luglio. L’assemblea degli azionisti è stata fissata per il 29 luglio, in prima convocazione. Ma oggi potrebbe essere annunciato uno slittamento al 30.

IL COMUNICATO Nel pomeriggio, la società ha ufficializzato così l’addio dei Sensi: «L’A.S. Roma S.p.A. rende noto che in data odierna hanno rassegnato le proprie dimissioni quattro componenti del Consiglio di amministrazione della società, e precisamente la dottoressa Rosella Sensi, la dottoressa Silvia Sensi, la signora Maria Nanni Sensi e la signora Angela Nanni Fioravanti. Il Consiglio di amministrazione ha formulato i propri ringraziamenti alla dottoressa Sensi ed agli altri consiglieri dimissionari per l’attività svolta nel corso dei molti anni di presenza alla guida della società, durante i quali la A.S. Roma è rimasta costantemente ai vertici del calcio nazionale, con una significativa presenza internazionale. (...) Il Consiglio ha deliberato di nominare per cooptazione quali nuovi componenti il Consiglio i signori dott. Claudio , dott. Paolo Fiorentino, dott. Bernardo Mingrone e avv. Mauro , i cui incarichi verranno assunti con efficacia dal 1° luglio 2011. Il Consiglio di amministrazione della società si riunirà nuovamente in data 4 luglio 2011, al fine di attribuire le

deleghe ai nuovi consiglieri. Inoltre, si comunica che il Consiglio di amministrazione ha deliberato la convocazione dell’assemblea dei soci della società in prima convocazione in data 29 luglio 2011 ed in seconda convocazione in data 1° agosto 2011 affinché la stessa proceda alla nomina dei nuovi organi sociali».

THE END Cala il sipario sui Sensi. Non è stata una mattinata facile per Rosella. Che da grande vorrebbe fare la giornalista o - chissà - il presidente di Lega («ma ora farò la mamma, che è una cosa bellissima»). È l’ultima a uscire dalla sede di Compagnia Italpetroli. È l’una e mezza, è appena terminato il Cda in cui ha riconsegnato tutte le deleghe da presidente. «Ringrazio tutti, per noi è un giorno malinconico», commenta la Sensi, «abbiamo sempre forte il ricordo di mio padre. Abbiamo sempre cercato di fare quello che avrebbe voluto fare lui. La Roma è una squadra unica. Auguro alla nuova proprietà di arrivare il prima possibile e di fare bene». L’ex presidente si astiene dal dare giudizi sulla nuova gestione: «Dobbiamo lasciarli lavorare e poi vedremo. La Roma non si discute ma si ama, io preferisco andare avanti così». La Sensi se ne va, ma ha una dedica particolare da fare: «È a mio padre Franco Sensi. Sarebbe un sogno se gli fosse intitolato il futuro stadio. Posso ricordare tanti aneddoti di parecchie persone che sono cresciute con me». Tra queste c’è Giorgio Rossi, l’uomo che ha massaggiato i muscoli a intere generazioni di campioni. Di romanisti. Da Falcao a . «Penso che sia lui - sottolinea la Sensi - il simbolo della continuità. Gli va fatto un plauso». Che poi un plauso non basta, per Giorgio Rossi servirebbe un’ovazione di 90 minuti. «Mi hanno commosso le parole di Rosella, mi sono venuti i brividi», ha commentato nella notte il massaggiatore (ma massaggiatore è riduttivo) a Radio Ies. Rosella Sensi non può esimersi, poi, da un commento su Franco Baldini, in pectore. «Baldini conosce bene la Roma? Assolutamente, sarà di grande aiuto. Non dobbiamo sottovalutare

- prosegue la Sensi - e gli altri collaboratori che stavano con me. Dobbia-mo lasciare lavorare i nuovi proprietari con meno pressione di quella che ho subìto io. Oggi voglio ringraziare i tifosi».

IL CAPITANO Non poteva mancare un saluto di  ai Sensi. «Un sincero abbraccio a Rosella e a tutta la sua famiglia - ha scritto Francesco sul suo sito - con cui ho condiviso diciotto anni della mia carriera con la Roma. Faranno parte per sempre della mia storia con questa maglia e della mia vita. Abbiamo vissuto insieme

vittorie sportive ed anche momenti difficili ma l’amore e la passione per questa maglia ci hanno permesso di superare tutte le avversità».

L’INTERREGNO Escono dal Cda le Sensi e Angela Nanni Fioravanti. Al loro posto, i consiglieri rimanenti hanno cooptato il supermanager della banca Paolo Fiorentino, l’avvocato dello Mauro e un altro esponente di Unicredit, Bernardo Mingrone. Il quarto nome è quello di Claudio che ieri si è dimesso da amministratore delegato del Lecce. Il club salentino lo ha ringraziato attraverso un comunicato che lasciava trasparire un velo di tristezza. Non è stato semplice per abbandonare la nave. Lo ha fatto perché lo ha chiamato la Roma, la sua à. E poi perché con Franco Baldini è stata sintonia a prima vista. Riceverà le deleghe da amministratore delegato. Avrà quindi potere di firma per quegli atti indispensabili al corretto funzionamento di una società sportiva: acquisti, cessioni, rinnovi. Gestirà la parte finanziaria della Roma. Per il momento, sarà l’alter ego dell’attuale responsabile pianificazione e controllo, Cristina Mazzoleni. Poi si vedrà.

IL REGGENTE Restano nel Consiglio di amministrazione due figure chiave di Unicredit. Uno è Roberto Venturini. L’altro è l’avvocato Roberto Cappelli. Lunedì, il Cda potrebbe affidare proprio a lui la carica di presidente pro tempore. A differenza di quella di Fiorentino, sarebbe una nomina tecnica. E in più rappresenterebbe un ponte ideale tra la vecchia e la nuova proprietà. Non a caso, ieri per la banca ha parlato proprio lui. L’avvocato ha prima ringraziato i Sensi («siamo veramente grati per tutto quello che hanno fatto nel corso di questi anni»). E poi ha fissato delle date di massima per la chiusura della trattativa con gli americani:

«Sta procedendo tutto regolarmente, anche se i tempi non sono mai veloci quanto si vorrebbe. Il closing sarà tra il 4 e il 14 luglio»
. I legali di entrambe le parti stanno facendo i salti mortali. Si stanno limando le ultime divergenze sulle condizioni del maxifinanziamento da 40 milioni. Anche chiudendo nei tempi previsti, comunque, DiBenedetto non sarà cooptato dal Cda. Provvederà alla sua elezione direttamente l’assemblea degli azionisti. È stata convocata per il 29 luglio. Oggi, però, potrebbe essere annunciato uno spostamento al giorno dopo.