La penna degli Altri 03/05/2011 11:30

Rosi, il gol «di pancia» che ti cambia la vita

CORSERA (G. PIACENTINI) - 
«Tra due anni sentirete parlare di Rosi» . Si era sbilanciato, Luciano Spalletti, nell’estate del 2005. Era diventato da pochi giorni l’allenatore della Roma ed era rimasto impressionato da un ragazzone con le gambe lunghe che in allenamento correva come un treno. Rosi aveva da poco vinto uno scudetto con la Primavera — nella stessa squadra c’erano Greco, Corvia, Okaka, Cerci, Scurto e Freddi— e aveva esordito in A nella stagione precedente, quella dei cinque allenatori. Di anni ne sono passati più di due, ma Aleandro — che nel frattempo ha fatto su e giù per l’Italia, da Verona a Livorno passando per Siena, società che ne detiene ancora metà del cartellino — domenica sera è riuscito a far parlare di sé.

Con il gol «di pancia» in pieno recupero al San Nicola è riuscito a dare alla Roma una vittoria che le consente di sperare ancora nel quarto posto che significa (e tanti soldi) e a impedire che il Bari rovinasse la festa di . Una bella soddisfazione in una stagione che era iniziata discretamente prima che Ranieri lo retrocedesse, preferendogli in alcune occasioni addirittura Cicinho, e che aveva toccato il suo punto più basso il giorno di per lo scambio di sputi con Lavezzi che gli costò quattro giornate di . Montella gli ha ridato fiducia ributtandolo nella mischia, lui lo ha ripagato con un gol che può cambiare il destino. Il suo e quello della Roma