La penna degli Altri 07/05/2011 12:14

Roma, milioni di motivi per rimandare la festa



Vincenzo Montella ha coniato un superlativo assoluto per l’occasione: «Sarà una sfida superdecisiva» . Di sicuro è una partita senza ritorno e proprio per questo da preparare con tutta l’attenzione possibile. Le assenze per di Perrotta e («Il suo fallo è ingiustificabile — ha detto con chiarezza Montella— e le tre giornate di ci stanno tutte. Perrotta, invece, non aveva fatto nulla» ) hanno fatto pensare al tecnico giallorosso anche un cambio di modulo: da a 4-3-1-2, con un ballottaggio tra Simplicio (favorito) e Menez per il ruolo di trequartista. Possibile un’altra panchina per Borriello, ma con la concreta possibilità di entrare nella ripresa per formare un’inedita coppia d’attacco con . L’unica certezza è che Montella vuole una squadra pronta a soffrire, capace di difendersi anche in 10 «come fanno le finaliste di . Noi abbiamo giocatori che a volte lo fanno e a volte meno. E la continuità a questi livelli fa la differenza» . Messaggio chiarissimo a Vucinic e a Menez, «che hanno grandissime qualità e che sono i primi a non essere soddisfatti delle ultime partite» . La tentazione di cambiare modulo— e magari di schierare insieme dal primo minuto e Borriello, in un 4-4-2 con Taddei e Rosi esterni— è passata per la testa di Montella (e in qualche modo gli è stata anche suggerita in società). Per l’impegno in allenamento e in campo Borriello lo meriterebbe, ma spostare dalla posizione di centravanti, secondo Montella, «non lo farebbe giocare al 100%» . E è stato l’uomo a cui la Roma si è letteralmente aggrappata nelle ultime giornate di campionato. L’unica certezza è la grande stima che Montella ha del suo collega Massimiliano Allegri: «Ha competenze tecniche e tattiche, ma mi colpiscono soprattutto il suo equilibrio e la sua serenità nel vivere le partite. Sa trasmettere alla squadra la sua personalità: ci si può far capire dai giocatori importanti anche senza alzare la voce» . Proprio come fa Montella.