La penna degli Altri 18/05/2011 11:33
Pressing su Villas Boas e Ancelotti
I nomi nuovi vengono dalla Francia. Con Deschamps cè già stato un contatto. Presto dovrebbe esserci un incontro. Ci sta lavorando Sabatini, che mercoledì a Trigoria si presenterà alla squadra e che di fatto è il nuovo diesse, incarico che ricoprirà ufficialmente dal primo luglio. Campione del mondo, campione dEuropa, Deschamps ha però un difetto, diciamo così. Ha un pedigree da juventino. È in bianconero che ha vinto la Champions, è in bianconero che ha riportato la Juve in Serie A. Adesso allena lOlympique Marsiglia, con cui un anno ha conquistato la Ligue 1, il campionato francese. Ma la piazza romanista non dimentica il passato. È così per Delio Rossi, altro tecnico che piace alla nuova dirigenza ma non alla tifoseria. Per Deschamps, che per gli juventini non è stato certamente né Bettega né Del Piero, ci sarebbero meno ostacoli.
Destino vuole che nel lotto dei potenziali allenatori ci sia anche Rudi Garcia, tecnico francesissimo a dispetto del nome spagnoleggiante. Guida per la seconda stagione il Lille. E se oggi batte il Sochaux, diventa campione di Francia proprio davanti - guarda caso - allOM di Deschamps. Fattori contro? A fine marzo ha rinnovato per altri tre anni. Detto che il numero uno è Guardiola, ma che almemo per questanno è destinato a restare un sogno proibito, il preferito, il più stimato, è però Villas Boas. Stasera, in un derby tutto portoghese con il Braga, il suo Porto dei record potrebbe alzare sotto il cielo di Dublino lEuropa League. Giovanissimo, vincente, delfino di Mourinho, Villas Boas ha fatto sapere alla dirigenza della futura Roma che prenderà una decisione sul suo futuro solo dopo la finale. A Trigoria danno a lui la precedenza assoluta. Ancelotti viene dopo. I contatti con Carletto sono continui. Costanti. I rapporti ottimi. Daltronde, lex centrocampista della Roma campione dItalia è a Londra come Franco Baldini, il prossimo diggì giallorosso. Ancelotti non può dire che vuole andare via dal Chelsea, perché questo significherebbe dimettersi. Abramovich ha però una fissa. È la Champions. Un obiettivo fallito da Ancelotti. Ecco perché lo Zar pare sempre più orientato a interrompere in anticipo il rapporto. Intanto Carlo prende tempo. Parlerà a campionato finito. Come per Villas Boas: la Roma è alla finestra.
Nei giorni scorsi, la futura dirigenza ha compiuto anche altri sondaggi. È stata battuta anche la pista che portava a Frank Rijkaard. Si è riflettuto molto se lex tecnico del Galatasaray potesse essere il nome giusto per la Roma. Per ora non sembra esserci un seguito. Ma chissà. Paradossalmente, però, ha più chances Rijkaard di Delio Rossi. Sia chiaro, i risultati dimostrano come il tecnico del Palermo sia oggettivamente bravo. Il problema è che prima di essere tecnico del Palermo, Rossi è stato tecnico della Lazio. E che per festeggiare un derby vinto si è tuffato nel Fontanone del Gianicolo. È un ricordo troppo recente per pensare di poterlo cancellare con un colpo di spugna. E i tifosi della Roma hanno la memoria lunga. Tra chi viene considerato assolutamente fuori dai giochi cè Walter Mazzarri. Alla nuova dirigenza non è piaciuto il modo in cui ha gestito le sue ultime settimane a Napoli. Anche perché non è che a Roma troverebbe condizioni migliori. Anzi. Una decisione sarà presa presto. Entro la prossima settimana si dovrebbe stringere. Qualcuno teme che questo possa rallentare le operazioni di mercato. Vero, dovrebbe essere lallenatore a concordare la campagna acquisti. Non stavolta. Non cè la possibilità, non cè tempo, è una situazione straordinaria. Sabatini sta lavorando a stretto contatto con Baldini per definire lorganico. Quando sarà scelto, quando avrà firmato, il prossimo tecnico della Roma avrà voce in capitolo. Ma fino a quel momento, tutto passerà per loro.