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La penna degli Altri 24/05/2011 11:34

Montella: «Sono ancora in corsa»

Calcoli precisi e puntuali per non rischiare di incorrere in un’altra annata balorda: «Una squadra da rifondare?

E’ una domanda che lascia molte interpretazioni – spiegava Montella – non voglio rispondere pubblicamente. Dirò alla dirigenza le mie esperienze, il pensiero e come stanno realmente le cose viste dall’interno. Non penso che mi valuteranno per quanto ho detto, ma per quanto ho dimostrato: non voglio darmi un voto, penso di aver fatto ciò che dovevo fare». Il suo domani, proprio per questo, è ancora da decifrare e scrivere. Le voci si susseguono e lo spingono verso Genova, sponda blucerchiata: «Provo affetto nei loro confronti, ma non c’è nessuna trattativa. Altri contatti? Ufficialmente no, ma qualcosa si sta muovendo, lo so per interposte persone».

Chi, invece, sembra inserito nei futuri quadri dirigenziali è Gian Paolo Montali, presente anche lui all’Aniene come ospite premiato e incaricato a ritirare il riconoscimento riservato a Marco Borriello, assente per motivi personali. «Questa stagione appena conclusa – ha spiegato il direttore operativo giallorosso – non è stata al’altezza delle aspettative della società. A livello personale è stata una esperienza divertente. Sono stato

molti anni nel mondo della pallavolo, è una realtà profondamente diversa da quella del calcio». Poi, durante la consegna della targa, ha aggiunto: «Di solito non dedico i premi che vinco, a causa del mio ego smisurato ma in questo caso faccio una eccezione. Ringrazio tutti per questo riconoscimento e lo rivolgo ad un grande uomo che mi ha aiutato tante anche nel mondo della pallavolo: Roberto Stracca».

Infine, verso le 12.50, è arrivato il turno della signora Maria Sensi ospite in rappresentanza della figlia Rosella,

insignita dell’onorificenza Ussi Roma 2011: «Ringrazio da parte sua perché veramente se lo merita, ha avuto sempre davanti la figura del papà: un maestro da quando è nata. Siamo una famiglia moltounita ed ha avuto tempo per insegnarle tantissimi valori. La cosa che ci dispiace enormemente è che usciamo male dalla Roma. Purtroppo gli eventi sono questi, speriamo bene nel futuro perché in fondo siamo romanisti».