La penna degli Altri 13/05/2011 10:18
Montella in panchina e otto colpi: ecco la nuova Roma
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - L
a nuova Roma è pronta. E, col passare dei giorni, inizia a prendere sempre più forma. Le basi, partendo dallo staff dirigenziale per arrivare ai giocatori, passando ovviamente per lallenatore, sono già state gettate anche se, nel vivo, si entrerà soltanto a campionato finito. Tra dieci giorni quindi, quando Sabatini si insedierà ufficialmente a Trigoria nellattesa che poi, entro la prima metà di giugno, possa sbarcare a Roma DiBenedetto (ieri, in questo senso, lAntitrust ha fissato al 18 maggio la scadenza per inviare eventuali osservazioni al gruppo americano). In quello stesso periodo potrebbe tornare nella Capitale anche Franco Baldini, almeno per assistere il futuro presidente nei suoi primi giorni romani da proprietario del club. Poi, dovrebbe tornare in Inghilterra, per diventare, da ottobre, il direttore generale della Roma. A Trigoria, intanto, ci sono comunque dirigenti che aspettano di conoscere il loro futuro: Montali e Conti resteranno, in bilico Pradè con cui Sabatini vorrebbe lavorare ma il cui eventuale ruolo, ancora, è poco chiaro. Della nuova Roma, con ogni probabilità, faranno parte anche Pasquale Sensibile, attuale ds del Novara e futuro capo degli osservatori, e Claudio Fenucci, che si occuperà dellaspetto economico della società.
ALLENATORE Il primo nodo da sciogliere è quello che riguarda la guida tecnica. Nelle ultime settimane, la candidatura di Vincenzo Montella ha preso sempre più quota. Il sogno di Baldini era Pep Guardiola, ma lallenatore spagnolo almeno per un altro anno ancora non si separerà dal Barcellona. A quel punto, la sceltà è caduta su Villas Boas, tecnico emergente del Porto, che però non intende, almeno per ora, arrivare in Italia. Ecco allora che Baldini e Sabatini hanno iniziato a monitorare con attenzione il lavoro di Montella: inizialmente, a dispetto delle dichiarazioni ufficiali, sarebbe dovuto essere un traghettatore, ma lui non si è mai comportato come tale. Ha messo passione e professionalità, ha fatto scelte importanti assumendosene sempre la responsabilità, non ha avuto paura di confrontarsi - a volte anche a muso duro - con i giocatori e questo è stato molto apprezzato. Con Montali e Pradè il rapporto è ottimo, la squadra lo segue, ne apprezza il modo di lavorare e la preparazione delle partite. Montella - e questa è una cosa che piace tantissimo a Baldini - è un uomo di campo e anche se non ha esperienza, vista la giovane età, potrebbe essere luomo giusto a cui affidare un progetto di rilancio a medio termine. Non avrebbe problemi a lavorare con giovani di talento, da far crescere settimana dopo settimana, e ha anche la giusta conoscenza di un ambiente a dir poco infuocato. Le alternative sono Mazzarri e Delio Rossi (che non convincono, anche per lo scarso appeal nei confronti della piazza), mentre difficilmente Ancelotti arriverà, vista la scarsa attitudine a far parte di un progetto in costruzione, come è - e sarà per i primi tempi - quello romanista.
SQUADRA La squadra andrà praticamente rifondata. E ringiovanita. Via giocatori dallingaggio troppo pesante e senza più stimoli, dentro un paio di top player e giovani di talento dal valore internazionale. I nuovi acquisti dovrebbero essere circa una decina: otto, sicuramente, in ruoli chiave. Partendo dalla porta, dove il nome di Buffon è quello più caldo per il posto da titolare (anche se lui ieri, ironizzando, ha detto: «Sarò a Torino anche lanno prossimo»), mentre come secondo si punterà sicuramente su un giovane che ancora deve affermarsi e che possa crescere alle spalle del capitano della Nazionale. In difesa, serve un centrale che possa sostituire Mexes (in pole Rolando del Porto) e anche un rinforzo in panchina, visto che Loria e Guillermo Burdisso andranno via. Anche sugli esterni bisognerà investire: a destra e a sinistra, alti e bassi. Anche a centrocampo arriverà qualcuno, mentre in attacco bisognerà capire il futuro di Borriello, Vucinic e Menez. In base a quanti di loro andranno via, si deciderà chi comprare e quanto investire. Lex attaccante del Milan verrà riscattato ma non è detto che rimanga a Trigoria. Molto dipenderà dal modulo che Montella, o chi per lui, adotterà. Per quanto riguarda Vucinic e Menez, Baldini e Sabatini cercheranno di convincere Mirko a restare, magari anche con una proposta di rinnovo (e adeguamento economico) del contratto, in scadenza nel 2013. Molto, se non tutto, dipenderà da lui. Diverso, invece, il discorso su Menez, che pare sempre più lontano da Trigoria.
DE ROSSI E TOTTI Da loro, senza ombra di dubbio, partirà il rilancio della Roma. Per il Capitano, quando smetterà, è pronto un ruolo da dirigente, mentre per quanto riguarda Daniele il discorso è più spinoso: il suo contratto scade tra un anno, entro questestate va rinnovato. La proprietà conta di farlo prima del ritiro, in modo da fargli iniziare la stagione nel modo più sereno possibile. Dopo un anno difficile (per lui e per tutta la Roma) sarebbe la maniera migliore per presentarsi.