La penna degli Altri 14/05/2011 11:56
L'ora di Vucinic
Vucinic non sta benissimo ma ci sarà. Lambiente si annuncia decisamente più accogliente rispetto al passato: il Catania vuole celebrare la salvezza appena conquistata e questa può essere loccasione giusta per ridare il giusto senso a una partita che troppe volte in passato si è trasformata in una battaglia. Con troppi contendenti. Vucinic, salvo forfait dellultimora, farà parte della sfida sul campo. A sinistra, vicino a Totti e, probabilmente, anche a Borriello. Montella lo ha fatto riposare a San Siro proprio per averlo al meglio nella partita che può decidere tutto. Da Mirko, inutile nasconderlo, si aspettava di più. Molto di più. Vucinic nellera Montella ha segnato appena due gol, di cui uno inutile con il Palermo dopo averne sbagliato uno clamoroso in quello che a fine campionato potrebbe rivelarsi il momento cruciale della stagione. Inutile girarci troppo attorno: questo non è il vero Vucinic. Gli si legge in faccia che ha perso entusiasmo e se fosse dipeso da lui lavventura in giallorosso si sarebbe conclusa lo scorso gennaio.
Per motivi soprattutto ambientali ha chiesto di cambiare aria per tentare unesperienza in Premier League. Dovrà riparlarne presto, molto presto, con i nuovi dirigenti che vogliono capire quali sono i reali pensieri nella sua testa. Non diranno di «no» a priori se ribadirà la voglia di essere ceduto. Come è probabile ma non sicuro. Il sacrificio di Vucinic può avere risvolti interessanti di mercato. Non è un mistero che in un recente passato il Tottenham si sia fatto sotto con una certa insistenza. E il Tottenham è la squadra dove gioca Sandro, lobiettivo numero uno di Baldini e Sabatini per rinforzare il centrocampo. Per portare via da Londra il brasiliano servono almeno 12 milioni di euro e leventuale inserimento di Vucinic può essere la leva giusta per sbloccare laffare. Ma, come nel caso di De Rossi, dovrà essere il giocatore a uscire allo scoperto. Altrimenti Vucinic prenderà parte da protagonista anche al sogno americano. A dire il vero lo ha già fatto: DiBenedetto ha ammirato seduto in Monte Mario il suo «volo dangelo» contro lInter. E quella sera si è convinto che comprare la Roma era una buona idea.