La penna degli Altri 02/05/2011 10:56
La Roma passa a Bari al 95'. Totti supera Baggio
LA VERSIONE SPREGIUDICATA - Anche se sembra superfluo parlare di schemi in una gara tatticamente insensata, uno sguardo agli schieramenti bisogna darlo. Montella affronta l'ennesima gara chiave con il modulo preferito (4-2-3-1) nella edizione maggiormente spregiudicata, con Vucinic e Menez incursori esterni e Totti punta di riferimento. Mutti se la gioca sulla velocità: l'interessante norvegese Huseklepp e Romero si alternano nel ruolo di punta, non dando di fatto punti di riferimento alla lenta difesa giallorossa. La scelta dà ragione al tecnico dei baresi, anche perché il primo tempo della Roma è un campionario degli orrori stagionali.
GLI 'ORRORI' GIALLOROSSI - Primo 'orrore', l'atteggiamento mentale scialbo. Si gioca una fetta di quarto posto, un certo tipo di futuro, ma per svegliare i giallorossi ci vuole il vantaggio del Bari. Un episodio che apre le responsabilità della difesa: su cross di Romero, Juan va con il braccio causando un netto rigore che Bentivoglio trasforma. Anche nella seconda rete, peraltro molto bella, i difensori capitolini sono belle statuine: cross di Romero, ottima girata di testa in torsione di Huseklepp. Tra i due episodi, un po' di Roma. Tra tante lacune, una perla assoluta: una punizione di esterno collo destro di Totti che sigla la temporanea parità. C'è anche spazio per un reclamo di rigore - legittimo - di Totti, che vede un suo destro respinto con il braccio da Parisi, ed una buona chance divorata da Menez con un sinistro ravvicinato quanto timido.
FOLLIA DE ROSSI - Nella ripresa, iniziata con Borriello al posto dell'evanescente Menez, la galleria degli orrori si arricchisce di un altro pezzo pregiato: De Rossi replica Donetsk e rifila una gomitata in faccia a Bentivoglio, reo di averlo superato con grande eleganza, lasciando la squadra in dieci. Dallo scempio al paradosso: la Roma, aggiustata con l'ingresso di Taddei per Vucinic - altro evanescente - comincia a giocare dignitosamente.
TOTTI E ROSI, LAMPI NELLA NOTTE - Juan si fa perdonare il rigore causato a favore del Bari, procurandone uno a favore che Totti trasforma, poi cerca subito di rimangiarsi l'impresa: da una sua svirgolata quasi autogol e palla sul palo. Un altro rigore, stavolta dubbio, procurato da Borriello, sembra lo spartiacque definitivo dei destini della gara: espulso Glik per proteste, equilibrio numerico, ma Totti stavolta coglie il palo, prodigioso il tuffo si Gillet che sfiora la sfera. Saltano i nervi anche a Perrotta che si fa espellere per un colpetto inopportuno a Masiello. Pochi secondi prima Ghezzal in contropiede aveva colpo la traversa, pochi secondi dopo Rosi, da poco entrato, deposita in rete con il petto un cross di Riise. Ora la palla, pesante, passa alla Lazio, costretta a giocare per vincere contro la Juve.