La penna degli Altri 07/05/2011 12:18

La prima volta che Ancelotti non ha mai dimenticato

La bella storia di Carletto in giallorosso iniziò nell’estate del ’79, che la nuova Roma di Viola e Liedholm trascorse nello storico ritiro di Brunico. A chiunque lo intervistava raccomandava: «Mi chiamo , con una L sola». Poi aggiungeva: «Uno dei miei limiti è il dinamismo. Ne avvessi un po’ di più non guasterebbe». Arriva il giorno dell’esordio in A: 16 settembre ’79, Roma-Milan 0-0, prima di campionato, e "rischia" di regalare il successo alla Roma con un tiro ravvicinato sotto la nord respinto da Albertosi. Da lì cominciò la sua favola nel grande calcio. La stessa che prima o poi, vedrete, lo riporterà a Roma, dove ancora lo ricordiamo tutti affettuosamente con quel soprannome che lo indicava come il più piccolo del gruppo: "il bimbo".