La penna degli Altri 11/05/2011 11:51

Juan: «Voglio vincere qualcosa con questa maglia»

E’ un leader silenzioso, il brasiliano. Adriano, appena sbarcato nella Capitale, lo descrisse benissimo: «Parla poco, ma quando lo fa stanno tutti zitti». Ecco perché le sue parole non sono mai banali: «Meritiamo di vincere qualcosa per quanto fatto in questi anni. Siamo un gruppo unito e ci vogliamo bene. Per due volte abbiamo accarezzato il sogno di vincere uno scudetto senza avere fortuna. Gli anni passati abbiamo giocato bene, ma c’è stata un’Inter fortissima. Quest’anno, che il livello è inferiore, siamo andati male. Invertendo le prestazioni dell’anno scorso con questo avremmo vinto il campionato». E allora, viene da chiedersi (e magari a capirlo fino in fondo…) cosa non è andato in questa stagione? Juan risponde: «Ci sono tanti motivi quando una squadra non va come dovrebbe. Volevamo dare tante soddisfazioni ai nostri tifosi, non ci siamo riusciti. Direi che principalmente è mancata la continuità dei singoli e del collettivo. Non attribuirei la colpa solo ai problemi esterni, quelli c’erano anche quando vincevamo. Nel calcio esistono le annate no, questa è una di quelle». In tutto questo quadro, la situazione societaria però ha pesato: «L’incertezza prima, e la mancanza di notizie certe ora, ovviamente, hanno avuto e hanno una loro influenza. Conosciamo l’ambiente e la à di Roma e sappiamo come si reagisce agli insuccessi della squadra. I tifosi sono profondamente delusi, col Chievo ci hanno inizialmente fischiato ma poi hanno apprezzato la reazione della squadra e infine hanno applaudito».

La Roma, è evidente, quest’anno ha avuto anche problemi di tenuta atletica, dovuti forse a una preparazione sbagliata. Juan glissa: «Di queste cose ne parliamo tra di noi, nello spogliatoio. Non mi piace mettere in discussione il lavoro dell’allenatore precedente e i suoi metodi. Ormai è passato, chi, da fuori, vuole esprimere giudizi e sa di calcio, si sarà fatto la propria idea. Non amo fare polemica, sarebbe troppo facile dire: abbiamo sbagliato la preparazione, è tutta colpa di chi c’era prima. Quando la squadra non gira le responsabilità sono di tutti: allenatore, giocatori e società». Meglio allora pensare al futuro, a quelli che sono i suoi obiettivi, nonostante alcune voci di mercato lo vogliano lontano da Trigoria a fine stagione: «Voglio vincere con la Roma, penso sia arrivato il momento».