La penna degli Altri 30/05/2011 10:04
Il calcio di Luis Enrique: «Non ho Messi ma vedo le cose come Pep...»
I cloni La filosofia però non cambia, gli uomini non fanno modificare lidea, ed è la forza di questo progetto: 4-3-3 offensivo, uguale a quello dei fratelli maggiori. Saul, Jonatahan Soriano (pichichi della Segunda, ieri autore di una tripletta per arrivare a 30 gol) e Benja sono Pedro Messi e Villa. Jonathan (fratello minore di Giovani dos Santos) e Ilie si vestono da Xavi e Iniesta. Oriol Romeu fa il Busquets, si abbassa sulla linea dei difensori quando salgono i due laterali, Edu Oriol (che di solito fa lala, ma ieri bisognava arrangiarsi) e Abraham. La squadra tocca, controlla, occupa gli spazi e pressa esattamente come quella di Guardiola, i difensori escono sempre cercando dimpostare, mai lanciando lungo. Ovviamente il materiale umano è differente e quindi non tutto viene alla perfezione, però nessuno si preoccupa. Tutti hanno personalità, nessuno ha paura di sbagliare. È una fotocopia dellaltro Barça, ma non sbiadita, a colori e di ottima qualità. Veder giocare questi ragazzi è un piacere e i cinque gol segnati sotto gli occhi del presidente Rosell sono spettacolari. Il Salamanca si gioca la vita, il Barça gioca la palla: nessuna pastetta, solo la voglia di divertirsi, La classifica degli avversari sacrificata sullaltare del gioco e del fair play.
Esigente Perché Luis Enrique è super esigente. «E per questo me ne vado: qui ho fatto tutto quello che potevo: siamo quarti ma non possiamo giocare i play off, come li stimolo questi ragazzi il prossimo anno?» . Infatti due dei migliori hanno già deciso di cambiare aria: Nolito va al Benfica, Victor Vazquez al Bruges. E Jonathan Soriano? «Io me lo porterei ovunque: fa gol, cosa complessa, è serio, ha carattere» . In attesa di saperne di più, una certezza: il Barça B di Luis Enrique è una gioia per gli occhi. La Roma è unaltra cosa, daccordo, ma lidea c'è.