La penna degli Altri 29/05/2011 11:26
D'Alessandro e Crescenzi: «La Roma? Forse è meglio un altro anno in giro»
DAlessandro: «La conferma di quanto ho fatto di buono con questa maglia cui tengo tantissimo e la vetrina che possa mettermi allattenzione di chi conta».
Crescenzi: «La visibilità che la nazionale può e sa darti, la possibilità di convincere qualcuno a prendermi».
Entrambi a fine prestito rispettivamente da Livorno e Crotone. Formalmente tornate alla Roma, ma poi?
DAlessandro: «Premesso che forse la Roma in questo momento ha cose più importanti a cui pensare, bisogna essere anche onesti, forse un altro anno di B può farmi ancora bene. Io a Livorno ci resterei volentieri e Novellino mi ha parlato in tal senso nei giorni scorsi».
Crescenzi: «Sto coi piedi per terra. Per un ventenne come me adesso è importante giocare. Non sappiamo i programmi della nuova Roma. Io a Crotone sono stato benissimo, ho giocato 33 partite di B che mi hanno fatto crescere in tutti i sensi. ma non ho fretta, andrebbe bene anche un altro anno nella serie cadetta, magari in una squadra più ambiziosa, da prime posizioni».
Insomma, non sembrate molto entusiasti di tornare a vestire la maglia giallorossa. Eppure si parla di una nuova società che punterà molto sui giovani. E se non siete giovani voi cheavete appena ventanni...
DAlessandro: «Giovani ma non esaltati o presuntuosi. Vedremo al primo luglio che Roma sarà e cosa ci diranno. Per il momento non ci sono segnali, quanto al fatto che la nuova società punterà sui giovani è ancora tutto da dimostrare. Se così fosse sarebbe sicuramente un bene, per la Roma e per noi, diverso sarebbe se, come in Spagna ci fossero delle squadre B inserite nel campionato cadetto. Allora si potrebbe restare anche come riserve, ma disputando un torneo competitivo, che ti fa crescere».
Crescenzi: «Stiamo crescendo ma bisogna vedere i programmi del club. Io preferisco andare a giocare con continuità a fronte di uneventuale stagione da passare prevalentemente in panchina. La Roma resta il mio grande obiettivo ma bisogna indovinare anche i tempi giusti».
Conoscete Luis Enrique?
DAlessandro: «Io sì, qualche anno fa lo facevo giocare titolare alla Play Station 1, ma lo mettevo a destra, così poteva azionare il suo sinistro in zona tiro. Mi ha fatto vincere molte partite».
Crescenzi: «Lo ricordo forte giocatore di fascia, con un bel sinistro».
Magari riuscirà a darvi unocchiata, visto che il torneo di Tolone è frequentatissimo, sia a livello personale che televisivo dagli addetti ai lavori di tutto il mondo.
DAlessandro: «E importante che ci dia unocchiata la Roma, per dare ungiudizio sulla nostra crescita, per capire se possiamo essere subito da Roma o se cè ancora da pedalare».
Crescenzi: «Non so se Luis Enrique (ma siete sicuri che sarà lui il prossimo tecnico della Roma?) avrà tempo e voglia di vederci allopera. Questo non significa che non mi impegnerò al massimo. Voglio chiudere bene una stagione positiva e se qualcuno a Roma avrà voglia di vedermi, tanto meglio».
Tra laltro alla Roma i ruoli di esterni sono abbastanza scoperti e voi siete due giocatori adattabili. DAlessandro esterno alto, piede destro, velocità e cross. Crescenzi esterno basso con propensione alla spinta. Destro, ma è buono anche il sinistro. Nel Crotone ha giocato a destra, nellUnder 21 Ferrara lo schiera a sinistra.
DAlessandro: «Io gioco a destra, ma mi trovo bene anche dallaltra parte dove posso dribblare a rientrare e tirare col destro. Ma devo migliorare molto, soprattutto nel trovare la via del gol. Spesso penso troppo ad aiutare i compagni di reparto invece di provare il tiro ».
Crescenzi: «Gioco a destra o a sinistra, ma preferisco la fascia destra. Nella Roma per ora ci sono Cassetti e Riise, due di grande esperienza. Io devo migliorare sul cross in corsa e su come inquadrare la porta avversaria. Qualche gol mi aiuterebbe a decollare ».