Ma c’è di più. L’accordo tra Sabatini (che ha portato Pastore in Italia e che venerdì diventerà ufficialmente il ds della Roma) e il procuratore dell’argentino, Marcello Simonian, sarebbe stato già trovato: contratto fino al 2016 a 1,5 milioni l’anno (più del doppio di quanto Pastore guadagna in rosanero) e l’ingaggio nelle giovanili del fratello minore Juan.

Lo scoglio più grande è rappresentato da Zamparini che fino a 3 giorni fa dichiarava Pastore incedibile. Nel week-end però le cose sono cambiate. Pastore, che ha un contratto in scadenza nel 2012, ha incontrato Zamparini e gli fatto capire in tutti i modi di non voler rinnovare col Palermo soprattutto alla luce dell’addio di Delio Rossi (destinato al Napoli). Zamparini non vuole correre il rischio di perdere un patrimonio a parametro zero e ha aperto le porte alla cessione: «Pastore incedibile? No, tutto ha un prezzo. Quasi sicuramente giocherà in una grande squadra italiana».

La Roma ha già pronta un’offerta da 30 milioni, ma è probabile che nell’affare vengano inseriti un paio di giocatori (Caprari e Greco). L’arrivo di Pastore e Buffon, sarebbe è il biglietto da visita di DiBenedetto. E l’affare sarebbe funzionale anche per quanto riguarda il marketing. Il Flaco infatti ha firmato un contratto di sponsorizzazione fino al 2015 con la Nike (prossimo sponsor tecnico della Roma) e, insieme a Tevez e Aguero, è il personaggio su cui l’azienda intende puntare in Argentina. Pastore prenderà il posto di Menez. Ieri a Trigoria il francese e Montella si sono ignorati e non hanno voluto chiarire la polemica nata in seguito al mancato ingresso di Menez contro il Milan. Il divorzio è ormai inevitabile.