La penna degli Altri 05/05/2011 11:06
Borriello cuore a metà
Sì, perché lattaccante napoletano in questo campionato ha giocato una partita con la maglia del Milan, la prima a San Siro contro il Lecce (4-0, 29 agosto 2010) prima di passare alla Roma e quindi un pezzettino di scudetto sarebbe (sarà) anche suo. Di certo, il nome di Borriello farà parte della rosa che avrà conquistato (sabato o successivamente: manca un punto) lo scudetto del Milan. Perché non contano il numero di presenze, ma la presenza o meno.
Nella stagione 1982-83, ad esempio, la Roma di Nils Liedholm vinse lo scudetto e giocatori come Paolo Giovannelli e Franco Superchi, entrati in campo soltanto nella parte finale dellultima partita, quella allOlimpico contro il Torino, vengono considerati (e lo sono) campioni dItalia a tutti gli effetti. Tornando a Borriello, va ricordato che quel rocambolesco gol al Meazza ha sancito, di fatto, il divorzio tra Marco e i tifosi del Milan. Dopo aver battuto Abbiati, Borriello si lasciò andare ad unesultanza sfrenata che inorgoglì la gente arrivata da Roma e che fece imbestialire i tifosi rossoneri. «Non ho mancato di rispetto a nessuno: ho fatto festa con la mia gente e basta», disse Borriello nel post partita.
In quel periodo era titolare inamovibile della Roma di Claudio Ranieri (a Milano il suo partner lì davanti era Adriano...), segnava ad un ritmo impressionante e mai avrebbe immaginato che da lì a pochi mesi sarebbe diventato una riserva: con Vincenzo Montella sulla panchina della Roma, Borriello in campionato è partito titolare soltanto due volte (a Bologna e a Lecce); e non va in gol dalla partita contro il Brescia, 2 febbraio scorso. Insomma, con Montella allenatore della Roma è ancora a secco. Da quando si è lasciato sfuggire quella famosa frase «Ho segnato venticinquemila gol e sto in panchina» (Roma-Shakhtar 2-3, 16 febbraio) sono cominciati i suoi guai, compreso il calcio di rigore sbagliato in Ucraina nella partita di ritorno contro la squadra di Mircea Lucescu. Domenica scorsa, a Bari, Borriello è apparso (Totti escluso) il meno peggio degli attaccanti a disposizione di Montella, e questo potrebbe fornire unindicazione in vista della formazione da opporre sabato al Milan. Si continua a dire che Totti e Borriello non possono coesistere, ma a Bari con quel tandem in campo la Roma ha segnato due gol e si è pappata un calcio di rigore, rimediato proprio da Borriello.
Insomma, la coppia non è andata poi così male. Oggi, incredibile ma vero, i giornalisti potranno seguire lintero allenamento della Roma e si comincerà a capire se Borriello ha chances di affrontare il Milan da titolare o se dovrà accomodarsi per lennesima volta in panchina, pronto a dare il suo contributo. Ha un contratto con la Roma fino al 2015 e la sua conferma, al momento, appare al riparo da qualsiasi sorpresa. Nel calcio, però, non cè certezza di niente.