La penna degli Altri 03/05/2011 13:04
206 volte solo con The King
Totti e la Roma, insieme da sempre e per sempre. Come altre volte è capitato, su magliette che fanno (e faranno) parte della storia romanista. E anche della sua personale: dalle dichiarazioni damore per la moglie, agli auguri di compleanno agli amici, agli sfottò contro la Lazio (non ce ne vogliano Ilary e Giancarlo, ma sono le più belle), ai messaggi per aiutare persone in difficoltà. La prima maglietta che Totti mostra dopo un gol è quella del 29 novembre 1998, la sera in cui, per la prima volta, segna alla Lazio. Una notte da ricordare, che Francesco festeggia sotto la Sud togliendosi la maglia e mostrandone unaltra con la scritta "Ragazzi carica". Quella più famosa, però,la fa vedere l11 aprile 1999, quando la Roma di Zeman riesce finalmente a sconfiggere la Lazio. Totti segna e poi ribadisce "Vi ho purgato ancora". Quattro parole per fare la storia.Non solo derby però: nel 2001 Francesco, dopo un gol al Perugia, fa gli auguri allamico Giancarlo con apposita tshirt, mentre la stagione successiva è ancora storia (stavolta damore). È il 10 marzo 2002, Totti, da poco fidanzato con Ilary Blasi, realizza uno dei gol più belli della sua carriera, il"cucchiaio" a Peruzzi, e si dichiara alla futura moglie con lascritta "6 Unica". Da un amore allaltro: quando raggiunge i 107 gol in serie A, superando Pruzzo, contro il Parma dice - sempre su tshirt - "107 volte solo con te".
Due mesi dopo, il 20 febbraio 2005, la maglia viene indossata sopra e non sotto quella dagioco e serve a favorire la liberazione della giornalista rapita in Afghanistan, Giuliana Sgrena. Obiettivo raggiunto, visto che, come poi racconterà la stessa Sgrena, i suoi rapitori «rimasero sconcertati dal fatto che un giocatore come Totti, che loro ben conoscevano, avesse indossato quella maglietta». Le ultime due maglie di Totti sono storia recente. A marzo quella dedicata ancora una volta a Ilary, "6 sempre unica",domenica, invece, quella dedicata a se stesso: "The king of Rome", la scritta che ormai è già storia. Almeno fino al prossimo record.