La penna degli Altri 17/04/2011 13:00
Venduta per 42 milioni, laffare per ora lo ha fatto zio Tom
Unicredit scommette sul suo 40%e, anche se per ora gli americani hanno portato più idee che soldi, non cera altra strada. Il piano industriale ha convinto Unicredit che cè un futuro e la Roma era in una situazione pre-fallimentare. Nei giorni scorsi il 63%dellArsenal è finito nelle mani del magnate americano Stan Kroenke per una cifra vicina ai 450 milioni di sterline (501 milioni di euro). I quattro investitori americani, per ora, metteranno circa 10,5 milioni a testa, in attesa dellOpa, le due ricapitalizzazioni e il calciomercato da finanziare. È tanto? È poco? La risposta è diversa: è il massimo che si potesse fare. Ora, però, comincia il difficile. La squadra battuta ieri in casa dal Palermo ha quasi azzerato le sue speranze di quarto posto, messo in crisi le speranze di Montella di una riconferma ma indebolito anche Gian Paolo Montali, direttore operativo che doveva essere il «motivatore» per questo finale di stagione. Di-Benedetto non ha visto la partita, stava trasferendosi da Boston a Fort Myers, in Florida. Forse è stato meglio così. Avrebbe maledetto anche lui Vucinic, che lo emozionò segnando contro lInter nella prima partita che lo zio Tom vide dal vivo allOlimpico, ma che ieri non ha saputo mandare in gol un pallone a porta vuota. La stessa porta. Ma tanto è cambiato da allora e tanto, tantissimo, cambierà presto. Della Roma di ieri, nessuno è più sicuro del posto. Anzi, uno sì: Totti.