Deve aver visto una qualche somiglianza con Van der Sar, il capitano, quando ha preso il pallone, l’ha messo sul dischetto e si è visto davanti Samir Handanovic. E allora ha deciso di punirlo come fece nel 2000 con l’Olanda: un cucchiaio mortificante. Poi il gol al quinto minuto di recupero, quando ormai la partita sembrava indirizzata verso un pareggio che sarebbe servito poco a entrambe le squadre: «Nemmeno a venti anni mi sentivo così» ha detto Totti a fine gara. E infatti ha segnato sei gol nelle ultime quattro partite. Succede praticamente tutto nel secondo tempo. Il primo è piuttosto noioso. Guidolin all’ultimo non recupera Sanchez. Il cileno ha provato nel riscaldamento, ma alla fine non ce l’ha fatta. Un peccato per Martin Ferguson, fratello osservatore di Sir Alex, venuto ad Udine per vedere il cileno da vicino. Così lo United si inserisce nella lunga schiera di società interessate al giocatore, un derby con il Manchester City. Assenza che va ad aggiungersi a quella di Inler. Recuperano invece Di Natale, e si è visto, e Isla, in dubbio alla vigilia della partita. Nel primo tempo l’Udinese gioca un po’ meglio. Niente di eccezionale, anzi, ma in confronto a quello che fa la Roma non c’è paragone. E infatti l’unica occasione di tutti i primi 45’ è un colpo di testa all’indietro di Denis, su cui Handanovic è bravo a intervenire. La Roma non gioca, il modulo è il 4-2-3-1 di Spalletti, ma del suo gioco nemmeno l’ombra. Il primo gol, quello fatato di Totti, arriva grazie a un’ingenuità di Pinzi che atterra in area in modo inutile Pizarro, fino a quel momento spento. Serve a innescare la partita. L’Udinese si sveglia, prova a replicare, ma è la Roma che ha l’occasione per raddoppiare, con Juan, che colpisce di testa, ma Domizzi riesce a respingergli il pallone quasi sulla linea. L’Udinese pressa. E alla fine trova il pareggio. Corradi fa sponda di testa, Juan si fa sorprendere, arriva Di Natale che segna. I friulani cercano la vittoria. Ma il gol che trovano viene annullato. Ma la Roma ha Totti. E con un Totti così c’è veramente poco da fare. Per quella che forse è stata l’ultima vittoria da italiana della Roma, visto che la prossima dovrebbe essere la settimana decisiva per il passaggio di consegne agli americani