La penna degli Altri 26/04/2011 10:53

Totti, che fisico

Bisogna però tornare indietro di qualche mese, a fine 2010. Per l’esattezza a metà dicembre. «Era convinto che tutto gli girasse storto e gli andasse contro. Lo davano per finito e allora ha preso di petto la situazione, cominciando a curare il fisico. Per dimostrare a se stesso e alla gente di poter essere ancora competitivo» spiega Scala, alla Roma dall’89, proprio lo stesso anno in cui entrò per la prima volta a Trigoria il futuro capitano giallorosso. Il percorso verso la resurrezione comincia con la classica dieta. Dopo le feste, periodo in cui di solito si fanno stravizi a tavola in tutte le famiglie, Il Messaggero segnalò il primo calo di peso di , quasi due chilogrammi in meno. Molti sorrisero e ironizzarono. Oggi, quattro mesi dopo, la bilancia dà un risultato straordinario, premiando l’applicazione di Francesco: da 86 a 80 chilogrammi. «Gli effetti di un dimagrimento del genere si notano in partita, in particolare nella corsa» chiarisce Scala.

Il golosone rinuncia a quei dolci che non avrebbe mai accantonato: la Nutella e i tiramisù. Ma non solo a quelli. Via condimenti, soffritti, pane e zucchero. Pasti, bevendo solo acqua minerale, monotematici: 50/60 grammi di pasta a pranzo e a cena, con pomodoro fresco; carni bianche, cioè pollo, tacchino, sogliola, orata e spigola, verdure e frutta. Due volte a settimana carni rosse e, come strappo, un tiramisù in sette giorni.

Ma anche l’allenamento conta per raggiungere il top, almeno quanto la dieta se non di più. «Inizia prima delle nove, al mattino, e finisce quasi all’ora di pranzo» sottolinea Scala. Dopo i massaggi di routine, subito in palestra: addominali e pettorali. Poche macchine, tanti elastici per il potenziamento muscolare alla caviglia sinistra, quella ricomposta cinque anni con una manciata di viti, e al quadricipite che sorregge il ginocchio operato per la lesione al . Gli elastici attorno alle gambe, rigidi o più morbidi a seconda dell’esercizio, servono per tonificare la muscolatura che va a sostenere le gambe debilitate dagli infortuni. A seguire gli addestramenti in campo. «A fine seduta, Francesco si ferma a Trigoria per altri venti-trenta minuti». E sale sul tapisroulant per una corsa leggera, aerobica, anche questa utile per il peso forma. Via grassi e liquidi. E’ il programma tipo del capitano, pronto a variare quando subentrano gli acciacchi post partita o qualche leggero infortunio. «Ogni decisione la prendiamo con lui, io e il fisioterapista Silio Musa. Accetta i nostri suggerimenti, ma anche se qualcosa non lo convince ci spiega perché e come cambiare. Il segreto sta nella sua forza di volontà e nella sua disponibilità». Se non sta benissimo, utilizza il tapisroulant antigravitazionale, da più di un anno in prova a Trigoria su suggerimento dell’ex velocista Pierfrancesco Pavoni. E’ utilizzato negli Usa dagli atleti di sport primo piano come football americano e basket: quando non possono correre, con questo tapisroulant si alleggerisce il peso del corpo del 20 per cento.

«Sicuramente è il migliore degli ultimi anni» garantisce Scala. «Perché può allenarsi con continuità, perché sta giocando nella sua posizione preferita, perché ritrovando la forma gli riesce tutto con semplicità e ovviamente perché vengono anche i gol». Sono 8 nelle 8 gare giocate con Montella in panchina, media da capocannoniere.