La penna degli Altri 05/04/2011 11:11
Roma, svolta subito
Non si può vincolare il piano di rafforzamento dellorganico alla partecipazione alla Champions, eventualità ormai difficile, nonostante ci siano ancora 21 punti a disposizione. Bisogna intervenire subito. Anche perché il futuro proprietario ha già scelto, la scorsa settimana, i nuovi responsabili dellarea tecnica. Il direttore sportivo sarà Walter Sabatini che ha autonomamente ufficializzato sabato mattina la sua assunzione. Per il ruolo di direttore generale, invece, è stato bloccato Franco Baldini, manager dellInghilterra che sposerà, anche pubblicamente e non solo in via informale, la nuova società solo dopo la firma di DiBenedetto, già scadenzata il 15 aprile a Boston. Walter Sabatini è già al lavoro. Gli è stato detto di occuparsi dellallenatore, primo mattone della riscostruzione, e di segnalare giovani stranieri interessanti, attraverso la sua rete di osservatori, in particolare in Argentina, dove ha già bloccato Lamela, 18 anni, trequartista del River Plate. Ma è il candidato alla panchina per il prossimo anno a tener banco in queste ore.
Le azioni di Vincenzo Montella sono in calo, a prescindere dai risultati. Niente di personale nei confronti dellattuale tecnico da parte dei dirigenti in fieri. Ma lintenzione di Sabatini è di affidare la nuova Roma a un allenatore con più esperienza. DiBenedetto preferirebbe il grande nome. Ma Carlo Ancelotti per ora svicola. E i due nomi fatti da Baldini, Pep Guardiola (cè forte lInter) e Fabio Capello, sembrano piste non percorribili in tempi brevi. Anche se la tentazione resta, il club giallorosso non può certo permettersi il lusso di aspettare il sì dei big. Più semplice andare su tecnici liberi e magari italiani. Il nuovo diesse, ripercorrendo una strada battuta dalla precedente dirigenza, sta pensando a Giampiero Gasperini, ex tecnico del Genoa e spesso accostato, anche ultimamente, alla Juve. Daniele Pradè ci parlò prima di Natale, Sabatini più di recente.
Da qui alla fine del torneo si analizzerano le prestazioni e i comportamenti di tutti i giocatori in organico. Qui a fianco abbiamo diviso in tre gruppi la rosa giallorossa. Pochi i calciatori sicuri di restare: Nicolas Burdisso e Totti, per laffidabilità e la scadenza lontana dei loro contratti; in teoria anche Cassetti e Perrotta che hanno appena rinnovato. Sul resto dellorganico Baldini e Sabatini sono chiamati a prendere decisioni anche drastiche, guardando alletà di alcuni e alla discontinuità di altri. I tre portieri Doni, Julio Sergio e Lobont sono in bilico come Riise, Rosi, Brighi, Simplicio, Greco e Taddei (Castellini e Loria hanno i contratti in scadenza a fine giugno).
Ma saranno sotto esame anche alcuni senatori: Juan, De Rossi, Pizarro, Borriello (da riscattare a fine anno) e soprattutto Vucinic e Ménez. Gli ultimi due, rimproverati pubblicamente da Montella e delusi per la ramanzina ricevuta, sembrano in discussione anche per il futuro. Entrambi vorrebbero andar via. Il francese, ripreso dal tecnico negli spogliatoi, è il più nervoso. Prima della gara con la Juve, avrebbe anche risposto male a Montella che gli muoveva alcuni appunti (ieri mattina, nel corso della riunione con la squadra, nuovo round). «E presto per parlare di Jeremy» ha spiegato il manager del francese, sempre più lontano dalla Roma.