La penna degli Altri 04/04/2011 11:34

Roma double face, che regalo ai bianconeri

Strano il primo tempo bianconero, tanto svogliato, spaccato, lento nei suoi 10 interpreti d’azione, quanto acceso e spiritato nel suo componente statico. Come non ripensare, dopo i primi 45 minuti, al pirotecnico primo tempo dello scorso campionato contro la Samp e soprattutto contro lo stesso motivatissimo Storari! Il rientro dagli spogliatoi trova una Roma meno disposta a giocare ai ritmi della prima frazione, e nell’abbassamento della velocità di gioco a giovarne è maggiormente la formazione di Delneri, incredula nello scoprirsi improvvisamente protagonista della gara; non cambia solo l’atteggiamento in negativo per la Roma, sono anche le distanza tra le linee e la disposizione tattica di tutta la formazione romana , a peggiorare, la staticità degli attaccanti romanisti anche nella fase difensiva; la si ritrova quasi suo malgrado a dover fare l’incontro, a spingere nelle praterie lasciate a disposizione dalla svogliata Roma.

Poche e di scarso rilievo le osservazioni tattiche che possono essere mosse al secondo tempo giallorosso, se a dominare per 45 minuti è stata la paura ed a tratti la sufficienza con la quale i giocatori della Roma hanno quasi voluto imitare l’atteggiamento dei loro antagonisti del primo tempo, con l’evidente e non banale differenza delle parate di Storari. Ciò che maggiormente colpisce è l’assoluta modestia tecnico tattica dell’undici bianconero, mai capace di azioni ad ampio respiro, mai disponibile a regalare sprazzi di buon gioco; ma alla modestia della squadra di Delneri, non può non sottrarsi la gravissima colpa dei romanisti assolutamente trasformati nella ripresa.

Sì perché, a nostro modesto avviso, la di stasera non è parsa in nessun momento dell’incontro capace di imporre propri ritmi e organizzazione, e le occasioni che, generosamente, le sono state offerte non se le è costruite in virtù di una supremazia territoriale evidente e convinta; un bel regalo per i disastrati bianconeri, peccato che la Roma non è Babbo Natale. Peccato, peccato per il pubblico, per la nuova proprietà, per tutti coloro che come noi hanno creduto che il seguito di quell’intenso primo tempo sarebbe seguita un’altrettanto vogliosa e attenta ripresa.