La penna degli Altri 16/04/2011 10:10
«Roma, adesso ti faremo grande»
ECCOLI -Cè stato bisogno di unattesa di unaltra manciata di minuti, poi alle diciotto e cinquantacinque americane, aggiungete sei ore per lItalia, ecco a voi Tom DiBenedetto e Paolo Fiorentino. Al tavolo hanno preso posto i due protagonisti, il dottor Renato Vichi, capo delle relazioni esterne di Unicredit, Tullio Camiglieri e Franco Spicciarello dellOpen gate, la società che cura le pubbliche relazioni per limprenditore americano. Il quale ha cominciato subito a parlare, regalando una battuta sulla sua Boston:«Grazie a tutti, spero che passiate un buon fine settimana, mangiate pesce, qui che è buonissimo».Poi lannuncio (ore 00.57):«Laffare è concluso, aspettiamo solo di espletare le altre vicende regolamentari(antitrust, Opa, assemblea dei soci, ndi).La negoziazione è stata lunga e difficile, ma non ho mai avuto il dubbio di mollareper una cosa grande come è grande la Roma. Ero determinato a superare tutti gli ostacoli, ci siamo riusciti grazie anche alla pazienza dei miei soci e di UniCredit », Subito dopo si è cercato di avere qualche anticipazione sulla Roma del futuro. Mister DiBenedetto ha glissato preferendo rispondere al nostro presidente del consiglio che qualche giorno fa gli aveva spedito il suo benvenuto:«Sono molto grato al presidente Berlusconi per le parole avute nei nostri confronti, il nostro obiettivo è quello di avere lo stesso successo che lui ha avuto con il Milan. Da Boston vorrei portare a Roma Fenaway Park, lo stadio dei Boston Red Sox; da Roma qui a Boston vorrei trasferire il Colosseo, sono due stadi che mi hanno fatto sempre sognare, sono due straordinarie bellezze. Non mi aspettavo così tante aspettative intorno a questo affare. Sapevo della grande passione dei romani e romanisti: io condivido questa passione, non ho mai giocato, ma mio padre quando siè trasferito qui ha giocato a pallone tra i professionisti, così come hanno fatto i miei figli. Con lentrata in vigore del fair play finanziario, sarà fondamentale selezionare, scegliere e comprare i migliori giovani al mondo. Per questo sarà fondamentale avere grandi e competenti manager in grado di lavorare al meglio. Vogliamo che la Roma diventi una squadra ambita da tutti i migliori giocatori. Amo tremendamente Roma, volevo assolutamente concludere questaffare. Mio padre è stato sempre un grande innamorato dellItalia e ora sono davvero felice di aver concluso questoperazione».
PARLA FIORENTINO -La parola, ora, al dottor Paolo Fiorentino:«E stata unoperazione che ha avuto bisogno di molti confronti. Volevamo trovare per la Roma un partner che potesse valorizzare la società che ha un brand di altissimo livello, crediamo che questa sia unapertura straordinaria per il calcio italiano. Ci sono grande idee per valorizzareil marchio, siamo felici di associarci a un grande gruppo di americani che nel loro dna hanno un forte senso delle loro radici italiani. Siamo molto contenti e speriamo di dare alla città uno riscontro positivo. Cè linteresse ad ampliare la rosa degli investitori. Cè lintenzione di farlo, in Italia cè grande interesse sulla Roma, con Tom valuteremo quali sono gli investitori che possono dare valore allasset Roma. Noi siamo partiti con questo processo in totale condivisione con la famiglia Sensi, con il supporto di Rothschild che ha sondato il mercato internazionale, intendo tutto il mondo. Abbiamo verificato i potenziali investitori, cè stata una short list, poi abbiamo dato lesclusiva a Tom e ai suoi soci perché li abbiamo ritenuti i migliori. Credo che il processo sia stato gestito nel migliore dei modi, anche se è chiaro che linteresse che cè intorno alla Roma ha creato aspettative premature». E poi tutti via con un Forza Roma che davvero non poteva mancare.