La penna degli Altri 24/04/2011 10:50
«Ringrazio Totti e De Rossi. Ma sentite anche chi non gioca...»
EN-PLEIN -E evidente che per centrare lobiettivo ci sarà bisogno di fare bottino pieno (fermo restando che ottenendolo non sarebbe garanzia di quarto posto) nelle ultime quattro gare, Bari e Catania in trasferta, Milan e Sampdoria allOlimpico. Per riuscirci sarà necessario che la Roma continui a mostrare i progressi fatti vedere ieri contro il Chievo:«E stata la migliore Roma di questo mese di aprile, anche se onestamente bisogna direche non è che ci volesse molto. Abbiamo fatto vedere un buon gioco, contro una squadra organizzata e preparata. La partita labbiamo fatta quasi sempre noi, giusto allinizio del secondo tempo siamo andati un po in sofferenza, poi ci siamo ripresi e abbiamo fatto bene. Abbiamo creato tanto, siamo stati anche sfortunati, anche se io alla sfortuna sotto porta credo poco. Alla fine è arrivata una vittoria meritata e importante, al termine di una settimana piuttosto tormentata. Questo ci consentirà di trascorrere un paio di giorni con maggiore serenità. Ringrazio Totti e De Rossi per le parole che hanno speso nei miei confronti, però sul sottoscritto bisognerebbe sentire anche chi non gioca. Avevamo cominciato tra i fischi, alla fine cè stato qualche applauso. Del resto il pubblico se vede limpegno e la determinazione, ti comprende se perdi una partita o sbagli un gol. Il quarto posto? Dobbiamo guardarci anche alle spalle. Io, per ora, penso a una partita alla volta. Se riusciremo a vincere a Bari potrebbero aprirsi scenari interessanti. Noi crediamo ancora nella Champions ».
VUCINIC E MENEZ - Doni è stato il più fischiato, ma anche per Vucinic e Mez non è che siano stato rose e fiori:«Secondo me se stanno bene, in questo contesto possono giocare. Mi sono piaciuti. Sono rientrati molto e hanno fatto le due fasi con le loro caratteristiche. Avevo capito dagli allenamenti che avevano voglia di reagire. Il pubblico è stato vicino sia a Vucinic che a Menez. Il montenegrino è stato anche sfortunato».
FUTURO - E un argomento che a Montella piace poco, anzi niente, affrontare. Preferisce concentrarsi ul presente, consapevole che solo attraverso il presente si può ipotecare il futuro:« Non so chi arriverà e quando. Io so che ci sono delle persone che lavorano con noi ma che se sono delegittimate, possono sorgere dei problemi. Al di là di quello che si dice, Montali è un professionista, Pradè e Conti non dormono per la Roma, soffrono da tifosi, hanno uno splendido rapporto rapporto con i giocatori. Meritano rispetto. Sul futuro preferisco non dire niente. Io sono sereno, consapevole che non cè niente di più precario del mestiere di allenatore. Se uno si fa condizionare, rischia di perdere serenità edi conseguenza si sbagliano le scelte».