La penna degli Altri 17/04/2011 12:11
Pastore: La Roma? Se ne sta parlando...
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SORRISI - Una barba accennata, un sorriso timido, l'atteggiamento garbato. Pastore esce dalla doccia quasi sorpreso dell'attenzione/ attesa che i romanisti gli avevano dedicato. «Forse troppa...» dice. Ma cosa c'è di vero nell'ipotesi Roma? «Si parla, se ne è parlato» , spiega, con la franchezza di chi non ha ancora imparato le bugie del calcio. Se ne rende conto immediatamente, infatti, perché cerca un salvataggio in scivolata che non è roba per fantasisti: « Per ora penso al Palermo. E credo di restarci. Non siamo in un momento facile e io voglio aiutare la squadra a uscirne » . L'addetto stampa che lo accompagna nelle interviste lo sorveglia con attenzione, controlla ogni suo movimento di labbra. E così El Flaco, il magro, non si sbilancia: « Di transfer, di mercato, si discute alla fine della stagione, non adesso.
Mancano ancora delle partite e bisogna lavorare per fare punti, per risalire la classifica che non si adatta alle dimensioni del Palermo » .
L'AMICIZIA - Il vice di Zamparini, Guglielmo Micciché, definisce « stupidaggini » le suggestioni di Pastore alla Roma. E il suo grande capo assicura che non si priverà del suo diadema a meno di offerte impressionanti. Ma il sentiero di congiunzione è già stato tracciato, perché lo zio Tom ha acquistato una calamita importante per il giocatore. Si chiama Walter Sabatini ed è l'uomo che scovò due anni fa Pastore all'Huracàn, quando aveva appena compiuto 20 anni e l'Argentina non si era ancora accorta di avere in casa un potenziale fenomeno. Grazie al direttore sportivo di allora, il Palermo prese Pastore per 6 milioni. Oggi lo può rivendere a quattro-cinque volte tanto. «Walter è una persona importante per me - conferma Pastore -ci sentiamo qualche volta, per parlare del più e del meno. Ma non mi ha mai chiesto di venire alla Roma ». Chissà se questo sia vero.
AMMIRAZIONE-Di sicuro Pastore risponde al profilo di calciatore che vogliono DiBenedetto e compagni di avventura: bravo, giovane, con uno stipendio sostenibile (poco più di un milione a stagione, fino al 2015). E soprattutto è pieno di entusiasmo per un passaggio importante della carriera.
« Di sicuro la mia volontà è di crescere professionalmente». Alla Roma, con gente come Totti e De Rossi, sarebbe felice:«Chiunque sarebbe felice di giocare con campioni del genere. E ce ne sono altri...». Il suo manager, in un'intervista al nostro giornale, giusto qualche giorno fa aveva caldeggiato un'accoppiata Totti-Pastore. Ieri Pastore ha fatto molto meno di Totti, ma aveva una maglia diversa.