La penna degli Altri 17/04/2011 13:16
Pallotta il raptor "Business e cuore"
Mister Sessanta Per Cento, l'italoamericano venuto dal nulla che fa già sognare i romanisti, è intanto già ripartito perla sua tenuta di Fort Meyers in Florida, prima di rituffarsi nei risvolti italiani della vicenda. È lui il vero centro di tutta l'operazione: lo dice anche quel James Pallotta che invece tutti definiscono come l'uomo-ombra. «L'ho fatto per business ma anche per una questione di cuore» dice l'imprenditore che per la verità a Wall Street tutti riconoscono come spietato e che ha dato al suo fondo un nome mica da agnellino: "Raptor Global". DiBenedetto è già nel business sportivo grazie alla società che controlla i Red Sox di Boston e il Liverpool calcio. Invece Pallotta possiede già i campioni di basket del Celtics sempre di Boston. «M a nel nostro gruppo c'è solo una persona che comanda e quella è Tom DiBenedetto: il miglior manager che la Roma potesse avere» dice. Perché l'ha fatto? «Sono molto legato a Roma. Le mie origini sono in questa città, mia nonna paterna era di Roma». Affari & cuore. È lo stesso DiBenedettoche pure ai tifosi assicura di avere la loro "stessa passione" e che perforo suo padre "giocava a calcio" a insistere su quella parola: business. Che nel calcio italiano fa rima anche con un'altra persona: «Voglio vincere come Berlusconi» chiosa il nuovo presidente, che certo sa di che cosa parla. I progetti? I nomi dei sogni che circolano sono quelli. Un fuoriclasse come Gigi Buffon ma anche "manager qualificati" come ha spiegato DiBenedetto: perché i manager sono i veri fuoriclasse. Così tornano in ballo i nomi di Franco Baldini, già forte della sua esperienza inglese, che non guastaperinterfacciarsi conToml'americano, e di Walter Sabatini. Vedremo. Per adesso perfino i media Usa si accorgono dell'accordo per noi storico. E la sorpresa-DiBenedetto fmisce anche sulla Cnn. È il primo gol: quantomeno di immagine.