O, almeno, da provarci. Occhio a Hernandez Dunque, la Roma nelle ultime otto partite giocate all’Olimpico, ha vinto una volta sola. Troppo poco per chi vuole arrivare in paradiso. Montella, perciò, non si fida e lo fa notare: «Il Chievo? È una squadra che fa tutto con logica, tra le più organizzate. Lavorano bene sui particolari, sono pericolosissimi e non è un caso che abbiano messo in difficoltà anche l’Inter» . Per cercare di mettere k. o. gli scaligeri, il tecnico giallorosso si affida di nuovo ai due uomini al centro del ciclone, Menez e Vucinic. Oggi saranno in campo entrambi, a scapito di fischi, polemiche e aggressioni, anche se sul francese ieri il suo ex allenatore Damiano (vice di Ranieri) ha detto a RMC: «È immaturo, per lui il calcio italiano è troppo oppressivo» .

Anche per cercare di responsabilizzare tutti. «Sarebbe un errore dare le colpe di questo momento solo a loro— dice Montella — Tutti, me compreso, non possiamo nasconderci dietro i loro errori, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, senza cercare alibi o colpevoli» . Tanto più che le voci di mercato danno Hernandez (Palermo) sempre più vicino, anche se il futuro ds Sabatini ieri ha detto: «Mi avvicino ai calciatori rosanero solo se Zamparini me lo chiederà» . Cento Juan Chi ci tiene a festeggiare oggi, in modo particolare, è Juan, che taglia il traguardo delle cento presenze in campionato con la maglia giallorossa (127 in totale). Nella Capitale da quattro stagioni, è tra quelli che potrebbero restare anche nella Roma del futuro anche se voci di mercato raccontano di molti interessamenti dall’estero . Un po’ come sembra che in Grecia, all’Olympiacos, stia accadendo per Pizarro, ma il Pek ha altro a cui pensare. A cominciare dalla sfida con il Chievo. C’è un Olimpico da sfatare, anche se Fort Knox, purtroppo, è tutt’altra cosa.