La penna degli Altri 06/04/2011 11:13
Ipotesi 4-3-1-2. Borriello: «Massimo impegno»
Una vittoria riaprirebbe le porte ad una qualificazione Champions. Un pari o, peggio, una sconfitta significherebbero dire addio allEuropa che conta. Con tutto quello che comporterebbe a livello di investimenti sul mercato della nuova proprietà. Montella ha tenuto in campo il gruppo per circa unora e mezza a provare schemi offensivi, allunghi e movimenti senza palla.
Non si sono visti sul terreno di gioco Julio Sergio, sempre alle prese col problema alla caviglia, Castellini, Cassetti, Juan, Vucinic e Menez, rimasti in palestra a svolgere differenziato e sottoporsi ad una blanda seduta di fisioterapia. Ad eccezione del portiere brasiliano, ancora convalescente e difficilmente pronto per lo spareggio europeo, non sembrerebbero esserci problemi di recupero per tutti gli altri. Tuttavia, convocazioni a parte, si va verso una Roma diversa da quella vista con la Juventus. Per questo sprint finale nella testa del tecnico giallorosso cominciano a prendere forma ipotesi alternative al 4-2-3-1. Fino ad oggi, con alterne fortune, il modulo tanto caro a Spalletti ha avuto il merito di ricompattare la squadra e riconsegnarle quelle sicurezze perdute nel corso dei mesi.
Questa scelta, però, ha il suo rovescio della medaglia: la difficile collocazione di Marco Borriello. Visto che finora quando lui e Totti hanno giocato insieme non hanno reso al meglio. Il numero ventidue, salvatore della patria nella fase embrionale della stagione, merita unaltra chance a patto che si riesca a trovare un escamotage che lo faccia convivere col capitano. Lui, dopo aver ricevuto gli elogi di Montella che gli ha fatto i complimenti per il modo in cui si è allenato anche quando non ha trovato posto in campo, ieri è tornato a parlare attraverso la sua pagina su Facebook: «Prevedo una settimana intensa che ci porterà alla partita di sabato a Udine. Massima concentrazione ed impegno». Sembra che al Friuli Borriello possa ritrovare una maglia da titolare, magari con un modulo a sorpresa.
Quale? Il 4-3-1-2, forte a centrocampo per contrastare la mediana a cinque degli avversari. Con lUdinese, infatti, non sarebbe assurdo pensare ad un rilancio di Fabio Simplicio o di Matteo Brighi. Giocatori di valore e professionisti esemplari che si sono trovati al posto sbagliato nel momento peggiore: anche per loro due, il ritorno al 4-2-3-1 è stata una mazzata in pieno volto. Fra le molteplici ipotesi per sabato, comunque, emerge una certezza: la linea arretrata. Senza Mexes e col rientro di Cassetti dal primo minuto, i giochi sono fatti: Riise a sinistra, il duo Juan-Nico Burdisso al centro e, appunto, lesterno bresciano sulla sua corsia di competenza