La penna degli Altri 18/04/2011 10:13

Ecco la Coppa. Roma troppo distratta e Montella la cambia

Day-after La sconfitta con il Palermo brucia ancora, perché ha tolto quasi di mezzo un obiettivo (la ) in cui i giallorossi speravano ancora. E, con esso, anche una ventina di milioni di euro (tra incassi, premi e diritti televisivi) per la Roma che sarà. Ecco anche perché la società ha provato a capire, tenendo a rapporto i giocatori. E le risposte ricevute non hanno convinto. Almeno alcune. «Quello che è successo in settimana non ci ha aiutato» , è il succo. Tante distrazioni, insomma, troppe. Qualcuno attaccato fino a tarda notte a tv ed internet per capire e conoscere il futuro, magari anche suo. Sarà, ma per non basta per giustificare una sconfitta orribile.

Rientri Quel che c’è di certo è che Vincenzo Montella domani cambierà tanto, un po’ per scelte tecniche, un po’ per necessità. Ha la fortuna, rispetto a domenica, di recuperare Juan al centro della difesa e nella situazione attuale, è già tanta roba, soprattutto considerando come la retroguardia giallorossa è andata in tilt a campo aperto contro il Palermo, quando si è perso equilibrio e distanze per provare a portare a casa la vittoria. Il brasiliano sarà al fianco di Burdisso, il che dà sicuramente più affidamento di un accoppiamento con Loria. A rischio anche gli esterni (Rosi e Vucinic), oltre ad un Menez che, ancora una volta, ha più deluso che convinto. Ed ecco perché Montella può riproporre al centro del tridente di centrocampo Perrotta, che ha un bel feeling con l’Inter in coppa Italia, visti i gol segnati nella doppia finale del 2007 e in quella unica del 2008. Davanti, invece, stavolta niente (squalificato per il calcio a Balotelli), toccherà a Borriello. «Gli preferisco , ma Marco è una grande giocatore» , ha provato a caricarlo Montella. Per andare avanti, ora si aggrappa a lui.

Sfida Ad inizio stagione si era detto: una cosa è certa, la finale di coppa Italia non sarà Roma Inter. Già, perché 5 delle ultime sei edizioni si sono chiuse proprio così (con tre successi nerazzurri), l’ultima delle quali lo scorso anno, proprio all’Olimpico di Roma: gol decisivo di Diego Milito e calcione finale di a Balotelli. Un epilogo brutto, un motivo in più per cancellare quell’amarezza. Ed andare ad inseguire la decima coccarda, quella della possibile stella d’argento. C’è da salvare una stagione, chissà che la coppa Italia non aiuti a dimenticare anche tutto il resto.