Uomo avvisato... Intorno all’allenatore, lo scenario è da film western. La cavalleria è schierata compatta a difesa del fortino, chiunque provasse a varcare quella soglia lo farà a suo rischio e pericolo. «Se Sabatini verrà a Trigoria la prossima settimana — dice Gian PaoloMontali— potrà nascere un problema: noi un direttore sportivo ce l’abbiamo già» . L’avvertimento è chiaro, ma ce n’era bisogno? Gli indiani sono davvero all’orizzonte? Walter Sabatini non ci pensa proprio a presentarsi a Trigoria. Lui sarà il direttore sportivo della Roma di Thomas DiBenedetto, già da mesi lavora con Franco Baldini (a breve si incontreranno) alla pianificazione della prossima stagione e tra qualche giorno forse riceverà un’investitura ufficiale dagli americani, inizialmente da consulente. Ma ora non ha intenzione di disturbare la squadra, meglio lasciarla in pace a rincorrere il 4 ° posto. Obiettivo che sta a cuore innanzitutto a DiBenedetto. Per questo, se servirà ad agguantare la Champions— è il suo ragionamento—, a Trigoria difendano pure il fortino.



L’unione fa la forza Tutti compatti, dicevamo. Se ne è accorto pure il Chievo. «Sbagliato l’approccio» , commenta Pioli. Dunque, Montella schierato con i dirigenti in carica. «Montali è un professionista, Pradè e Conti non dormono per la Roma— ribadisce —. Meritano rispetto, se invece sono delegittimati può nascere un problema» . I dirigenti a braccetto con l’allenatore. Montali: «Montella sta lavorando bene, con tenacia, coerenza e personalità» . I giocatori, i pezzi grossi, proprio spalmati su Montella. Francesco Totti: «La scelta spetterà alla nuova proprietà, ma se lo confermassero noi saremmo tutti contenti» . Daniele De Rossi: «Leggo di grandi nomi, allenatori suggestivi, ma per me merita la conferma» . Montella, ovviamente, sta con Montella. «Mai parlato di futuro — giura —: io ragiono da precario, come tutti gli allenatori» . In realtà, ha già diffusamente parlato con Baldini e incontrato Sabatini: gli hanno assicurato che lo prenderanno seriamente in considerazione. «Io devo fare il massimo, loro mi giudicheranno quando sarà il momento» . E allora perché preoccuparsi tanto del futuro adesso?