La penna degli Altri 14/04/2011 19:07

Cessione, ci siamo davvero "Si chiude in 48 ore"




ACCORDO IMMINENTE - Nella notte americana, quando l'Italia dormiva da un pezzo, a Boston i legali delle due parti erano ancora al lavoro: l'avvocato dello studio Tonucci e i suoi colleghi dello studio Bingham, che curano gli interessi del gruppo americano, da una parte. Dall'altra, gli avvocati Cappelli, Tesei e Lo Curto dello studio Grimaldi per la banca. Contratti chiusi, dettagli definiti punto per punto, ultimati i patti parasociali e gli allegati. Di fatto, l'accordo può dirsi concluso. Per sapere se davvero si potrà chiudere la trattativa, bisogna però attendere l'incontro tra i soci Usa e la banca. DiBenedetto sarà di ritorno oggi da Fort Meyers, in Florida. Unicredit, invece, con una commissione composta da Fiorentino, Peluso e Giovannelli è già scesa in campo (anche quello di basket: il trio ha seguito al "Garden" il match vinto dai Boston Celtics contro  i New York Knics). L'appuntamento è fissato per domani - anche se già stasera potrebbe esserci un contatto, magari a cena - nelle intenzioni il giorno giusto per firmare e chiudere una trattativa estenuante. Anche per questo sarebbe già stata fissata per domani, nella tarda mattinata del Massachussetts, una conferenza stampa di DiBenedetto (ma Unicredit smentisce categoricamente). Se servirà per presentare al mondo i nuovi proprietari americani della Roma, lo scopriremo a brevissimo. 



REAZIONI - Così fosse, 
DiBenedetto , James Pallotta, Michael Ruane e Richard D'Amore diventerebbero già da domani i nuovi azionisti di riferimento della Roma. E il mondo politico-sportivo è già pronto ad accoglierli. Se Alemanno ammettendo di "non avere notizie fresche" si limita a un tiepido "speriamo bene", Adriano Galliani fa eco al proprio presidente Berlusconi e dà il benvenuto al gruppo Usa: "Penso che sia una novità positiva l'ingresso di una proprietà straniera nel calcio italiano. In Inghilterra ce ne sono già una decina. Ben vengano anche in Italia". Non solo rose, però: "Certo c'è il discorso fair-play finanziario che crea al momento delle disparità tra l'Italia e altre realtà come Spagna e Inghilterra". Un ostacolo che DiBenedetto e soci sono certi di riuscire ad aggirare.