La penna degli Altri 29/04/2011 12:55
Calciopoli, l'ora della verità. Tre fronti ancora aperti
Il 19 maggio intanto si apre un altro processo, questo sportivo: Moggi, Giraudo e Mazzini dovranno presentarsi (se vorranno) davanti alla Disciplinare. Si discute sull'ipotesi di radiazione. Mazzini ha già presentato ricorso al Coni. E non finirà qui, perché qualcuno potrebbe andare anche al Tar del Lazio. In estate, scade la squalifica di Moggi, Giraudo e Mazzini: che succederà? La Figc, seppure molto tardivamente, ora vorrebbe escluderli per sempre dal mondo del calcio. Entro l'estate infine si chiude l'inchiesta del procuratore federale Stefano Palazzi sullo scudetto 2006 assegnato all'Inter: l'esposto della Juventus ha quasi un anno (10 maggio 2010). Archiviazione per il club nerazzurro? Oppure lo scudetto sarà revocato per "motivi etici"? L'avvocato Paolo Gallinelli, che assiste l'ex arbitro internazionale Massimo De Santis, intanto ha chiesto a Palazzi di poter acquisire il fascicolo della Boccassini in merito al caso Inter-Nucini. De Santis punta alla revisione del processo (sportivo) e Gallinelli ci spiega: "Voglio ripartire dal 2003...". In pochi mesi, di sicuro, si avrà un quadro più chiaro su quello che è stata Calciopoli. Un quadro che presenta ancora troppe ombre e forti contraddizioni.
Lotito e Cellino tornano nel governo del calcio. Ecco perché...
Governo del calcio: domani a Roma un importante consiglio federale. Molti argomenti di grande attualità. E, probabilmente, ci sarà una grossa sorpresa: la Lega di serie A dovrebbe tornare in consiglio. Dall'estate scorsa ha assunto una posizione "aventiniana" dopo la norma che metteva un (piccolo) stop agli extracomunitari. I rappresentanti della Lega maggiore sono il presidente Maurizio Beretta e i consiglieri federali Massimo Cellino e Claudio Lotito. Mario Macalli, n.1 della Lega Pro, su Repubblica nei giorni scorsi aveva rivelato la sua intenzione di chiedere la decadenza di Lotito e Cellino (possibile dopo un paio di assenze in c. f.), costringendo la Lega di Milano a nominare due nuovi rappresentanti. Ecco perché Lotito e Cellino adesso hanno deciso di partecipare: tra l'altro loro sono fra i leaders del gruppo di 15 club che sono avversari delle cinque grandi (Inter, Milan, Juve, Napoli e Roma) nella guerra dei diritti tv. Previste inoltre domani le norme di iscrizione ai campionati 2011-2012 e lo stop ai ripescaggi. Riguarda soprattutto la Lega Pro: verrà fissato un numero minimo di club (probabilmente a 76), anche perché una ventina non riusciranno ad iscriversi. Mario Macalli, con il nuovo dg Francesco Ghirelli, sta portando avanti un lavoro coraggioso. Novanta club sono troppi, è assurdo: bisogna scendere (in tre anni) a 60. Si parlerà anche dello statuto della Figc, che è ad altissimo rischio: non è colpa di Giancarlo Abete, che se l'è trovato (complimenti ai saggi...), tantomeno di Carlo Tavecchio che, come presidente della commissione, ha cercato di trovare un accordo e le ha provate tutte per mettere ad un "tavolo" (anche a cena...) le varie Leghe. Niente da fare: a giugno forse arriverà un commissario ad acta, nominato dalla Giunta Coni, che metterà mano solo allo statuto (perché, per il resto, la Figc funziona). Infine, Demetrio Albertini, come presidente del Club Italia, parlerà del suo progetto (già impallinato da Abodi e Macalli...): una Nazionale under 21 o 19 nel torneo di B o di Lega Pro. Non è facile.