La formazione bianconera, poi, è una delle vittime preferite di entrambi, che in carriera le hanno già segnato 20 volte: Borriello con le maglie di Reggina, Treviso, Genoa e Roma è andato a segno 10 volte (realizzando 2 triplette e una doppietta); gli stessi gol li ha realizzati Totti (nel suo score 4 doppiette) che all’Udinese ha realizzato alcuni dei gol più belli della sua carriera. Numeri non meno importanti quelli di Vucinic, che di gol ai friulani ne ha segnati 8 e che domani potrebbe essere il «sacrificato» , nel senso che potrebbe partire dalla panchina ma anche che potrebbe sacrificarsi nel ruolo di esterno, in pratica il ruolo che svolgeva Delvecchio con Capello nella Roma del terzo scudetto.

Dubbi che saranno sciolti da Montella solo dopo l’allenamento di questa mattina, in cui saranno valutate le condizioni di Menez che è in forte dubbio per Udine. Il francese contro la Juve ha subito una forte contusione alla gamba destra e dopo alcuni giorni in cui si è sottoposto a sedute di fisioterapia solo ieri è tornato a lavorare in campo, limitandosi però a mezz’ora di corsa prima di abbandonare per il dolore. Se oggi non migliora non partirà per Udine. In questo caso Vucinic partirà dalla panchina.

Sul fronte societario si continua a lavorare ogni giorno per rispettare la data del 15 aprile per il passaggio di proprietà da UniCredit alla cordata americana capitanata da Thomas R. DiBenedetto. A fari spenti, invece, hanno già iniziato a lavorare sulla Roma del futuro Franco Baldini e Walter Sabatini, rispettivamente prossimo direttore generale e sportivo. I due sono in contatto telefonico costante e stanno pianificando alcune operazioni di mercato per rafforzare la squadra.

Preso atto della partenza di Mexes, il nome buono per sostituirlo è quello di Simon Kjaer. Il danese, ex Palermo, ora è al Wolfsburg ma tornerebbe volentieri in Italia: costa non meno di 10 milioni di euro. Una cifra in linea con il valore di un giocatore di appena 22 anni, il tipo di investimento giusto per la Roma del futuro.