La penna degli Altri 20/04/2011 11:03
Avete resuscitato pure lInter
Non è servito a nulla. Perché nulla sembra esserci in questa Roma ormai incapace di trovare se stessa. Incapace di fare i gol facili, e pure quelli difficili, incapace di fare le partite della vita, incapace persino di capire che, con un successo, la sua gente sarebbe stata disposta anche a perdonarle tutto quello successo fin qui. Perché è vero che allOlimpico i romanisti sono pochi, ma quelli che non mancano mai si stringono intorno alla squadra. Lo fanno anche al 9 quando Borriello mette una palla in mezzo per Vucinic che, non contento dellerrore contro il Palermo, a due passi dalla porta vuota inciampa sul pallone. Piove qualche fischio, ma lo stadio continua a cantare. Poco dopo ci prova Taddei (ammonito, salterà il ritorno) ma Julio Cesar esce senza problemi al limite dellarea. Intorno al quarto dora la Roma prova a spingere: Pizarro recupera palloni come un forsennato, Riise, che pure deve stare attento a Maicon, si propone e la difesa interista va in affanno, tanto che proprio il brasiliano è costretto a stendere Vucinic. Il montenegrino tenta poi dalla distanza, ma la mira è sbagliata: i tifosi dellInter lo fischiano, quelli della Roma pensano solo a cantare in un calcio che non ha bandiere, siamo solo noi vecchie maniere. LInter, ancora con Stankovic, reclama per un tocco di mano di De Rossi in area ma, anche in questo caso, Rizzoli fa proseguire. Al 30 è il turno di De Rossi che, dal limite dellarea, spedisce il pallone nella deserta Curva Nord. Montella però apprezza il tentativo e gli batte le mani gridando bravo, bravo. Due minuti dopo Rizzoli e Stankovic protagonisti, con larbitro che non vede un netto fallo in area dellinterista su Taddei. Il serbo non si smentisce mai contro la Roma e al 45 pesca il jolly da fuori area, gelando lOlimpico.
Il primo tempo si conclude coi fischi, il secondo si apre con indifferenza e rassegnazione. Fino a che la Sud traccia la strada: Quando linno si alzerà
. Al 5 fallo di Cambiasso su Perrotta, Riise batte la punizione che si infrange sulla barriera. Ancora il norvegese ci prova al 9 su assist di Taddei ma la mira proprio non cè. Non cè neanche quella di Perrotta, che di testa manda alta. Lo stadio è perplesso, Totti in tribuna anche, soprattutto quando Rizzoli sorvola sullennesimo fallo nerazzurro a metà campo. La Roma preme, tiene in mano il pallino del gioco, ma pericoli Julio Cesar non ne corre. Montella al 17 cambia: fuori Borriello, colpito alla testa in modo fortuito da Juan e dentro Jeremy Menez, con Vucinic che passa a fare la prima punta, col francese a sinistra e Taddei a destra. La Roma non riesce a pungere e se persino uno come Pizarro fallisce
tre passaggi di fila vuol dire che la situazione è davvero difficile. Al 28 si vede per la prima volta Menez, prima bravo a trovare il varco giusto per entrare in area, poi incapace di superare Nagatomo, che anzi travolge. Cambia anche Leonardo, che toglie Milito e mette il fischiatissimo Pazzini. Terzo cambio per la Roma, con Rosi che va a sostituire Cassetti. Lo stadio prova a spingere la squadra Combattete per noi, ma la squadra sembra incapace di reagire. Alle 22:37 la Sud canta Campo Testaccio, Totti lascia lo stadio e Rizzoli fischia la fine. Della partita e della stagione romanista. La speranza è di essere smentiti tra tre settimane, ma ormai non ci crede più nessuno.