La penna degli Altri 19/04/2011 14:12

As Roma & DiBenedetto: ora i piccoli azionisti rischiano di pagare il debito dei Sensi

Da quanto si è stato reso noto l’offerta verrà lanciata da una newco (60% cordata DiBenedetto, 40% Unicredit) la cui capitalizzazione non sarà sufficiente per far fronte agli impegni finanziari. Appare probabile che la provvista per il versamento dei 70,3 milioni di euro a Roma 2000 proverrà da un finanziamento della stessa Unicredit. Va inoltre considerato che, non appena trasferite le quote alla newco ed effettuata l’Opa obbligatoria, la As Roma lancerà un aumento di capitale da 35 milioni di euro che sarà sottoscritto pro-quota dai singoli soci. Ricapitalizzazione per riequilibrare la posizione debitoria della società e avere le risorse per rilanciare la squadra nel campionato 2011/2012.

Si comprendono le perplessità della Borsa e dei piccoli azionisti della Roma che rischiano di pagare indirettamente il conto che la famiglia Sensi aveva con Unicredit. Un debito che, al 31 dicembre 2010, ammontava a circa 280 milioni di euro. O si accontenteranno di vedersi riconosciuta una cifra molto ridotta rispetto alle reali valutazioni di mercato del titolo As Roma oppure, qualora non aderissero all’Opa obbligatoria, sarebbero costretti a mettere nuovamente mano al portafogli nel successivo aumento di capitale. Sarebbe, dunque, molto importante che la Consob valutasse attentamente la posizione di Unicredit che potrebbe aver trovato una soluzione creativa per rientrare almeno formalmente di parte del debito. Se le voci che circolano sul mercato fossero vere, la cessione assomiglierebbe all’operazione Alitalia-Air One, orchestrata qualche anno fa da Intesa Sanpaolo: finanziare un soggetto terzo per rientrare di un debito incagliato e scarsamente esigibile.