La penna degli Altri 25/03/2011 10:44

Viviani: «Una giornata da sogno»

Un anno fa ti saresti mai aspettato di vivere una giornata così? 

Proprio no. Il fatto è che l’anno scorso avevo davanti tanti ragazzi del ’91 più grandi ed esperti di me che meritavano di giocare.

Se erano anche tutti più bravi?

Queste sono valutazioni che spettano al mister, ma se un anno fa mi avessero detto che avrei festeggiato il mio compleanno con l’esordio in Nazionale e per di più vicino a casa mia, non ci avrei creduto.

A proposito del tuo scarso utilizzo, è vero che ormai tu e De Rossi ci ridete su?

Sì, capita spesso che durante la settimana ci troviamo a scherzare su questa cosa che non mi faceva giocare, il mister la prende a ridere. Quando glielo chiedevo, mi rispondeva che davanti avevo altri ragazzi e che non ero ancora pronto per il salto dagli Allievi alla Primavera e infatti quando poi negli ultimi due mesi ero più pronto, ho giocato di più e ho anche segnato. Peccato che la stagione sia finita là.

Dopo l’esordio in azzurro, qual è il tuo prossimo obiettivo?

La gara con il (domani, ndr) e poi sicuramente la Coppa Italia, che è il nostro obiettivo principale. Poi ci aspetta la trasferta di Catania, altra gara difficilissima, mentre per quanto riguarda la Nazionale, ci sarebbero le qualificazioni europee a maggio. Spero di esserci.

Hai avuto la sensazione che la tua carriera abbia avuto una piccola svolta dopo la gara di Milano contro l’Inter?

Sicuramente quella è stata una partita importante, forse la più importante della mia carriera, sul livello della finale scudetto Giovanissimi, però la strada è ancora lunga: devo continuare a macinare chilometri e a migliorare.

E dal punto di vista personale, ti senti un po’ più consapevole dei tuoi mezzi?

È chiaro che quando un calciatore gioca e riesce a fare bene la fiducia aumenta. Però credo sia anche importante non perderla nei periodi di difficoltà perché se perdi quella poi non riesci più a risollevarti.

In azzurro hai ritrovato compagni di Roma e prossimi avversari.

Sì, c’erano Frascatore e Sini più Iemmello e Carraro della . Sono tutti bravi ragazzi, mi trovo bene con loro, anche se è normale che con i viola ci sia un po’ di rivalità in campo, tanto più perché mercoledì prossimo ci affronteremo in Coppa Italia. Sini è un amico e quanto a Frascatore, si può dire che vedo più lui della mia famiglia.

Com’è la tua vita al pensionato? 

Bene, ormai sto lì da cinque anni, è come se fossi a casa mia. Ora vediamo di finire al meglio questi ultimi quattro mesi di stagione e poi penserò al futuro. Se andrò via? Non lo so, per il momento preferisco concentrarmi sul presente.

Quando Montella ti ha mandato a scaldarti contro il Parma all’Olimpico un po’ hai sperato nell’esordio?

Eh, un po’ sì...Ringrazio Montella per avermi dato la possibilità di vivere questa bellisima esperienza. I compagni? Sono stati tutti molto carini con me, soprattutto , mi hanno detto di stare tranquillo e che sarebbe andato tutto bene. Che dire, speriamo che l’esordio sia soltanto rinviato...