La penna degli Altri 15/03/2011 10:11
Sulle ali di Montella

IL MESSAGGERO -
Il sistema di gioco, il 4-2-3-1, è lo stesso. come gran parte degli interpreti, compreso Totti centravanti mascherato. Ma se Spalletti predicò la normalità sin dal primo allenamento della sua gestione, Montella già il 21 febbraio scorso nel giorno della promozione in prima squadra puntò sulla semplicità.
La differenza, tra le due opzioni, è minima. Anche perché nella semplicità cè la normalità e viceversa. Cambia il vocabolo e non lidea. Il nuovo tecnico, il più giovane della nostra serie A con i suoi 37 anni da compiere a giugno, sceglie di andare sul sicuro. E, con 10 punti in 4 partite (cominciando dal recupero di Bologna del 23 febbraio), sta risollevando la Roma, con lintenzione di farla arrivare almeno al quarto posto. Ora il traguardo minimo, non potendo cancellare il fallimento del semestre-Ranieri, è anche il massimo, seguendo in quota lAeroplanino, dallottavo posto al sesto, ma soprattutto da meno 9 a meno 4 dalla zona Champions. Con 9 gare da giocare sino al traguardo di questo torneo di (magra) consolazione. Che per Vincenzo, però, potrebbe far rima con consacrazione, con la conferma dalla proprietà a stelle&strisce.
«Con me in campo vanno i più affidabili: senza guardare alletà». Non cè solo Totti nel progetto di Montella. Prendete Pizarro, convinto dallallenatore, a uscire dallhangar, Perrotta, spinto a cambiare posizione a seconda delle necessità della squadra, e Doni, riconquistato con la certezza del posto da titolare perso nelléra Ranieri. I senatori che danno garanzie sono le fondamenta. «E ognuno nel suo ruolo» tanto per rompere con il recente passato, fatto di improvvisazione, di formazioni sempre diverse tra loro e di sistemi di gioco appoggiati sistematicamente uno sullaltro anche allinterno di una partita tanto per togliere certezze al gruppo ormai mentalmente disorientato dalle troppe e deleterie modifiche. «La Roma è di nuovo una squadra e tutti si aiutano in campo, si cercano e collaborano». Dobbligo ieri sera, in questa direzione, la cena di gruppo per festeggiare la manita. Lunica sconfitta di Montella, martedì scorso a Donetsk, proprio in attesa del derby. Leliminazione dalla Champions, altri 3 gol presi dallo Shakhtar, poteva avere strascichi fatali contro la Lazio. «Io li ho fatti divertire in campo». Il lavoro, anche faticoso, ma con laspetto ludico.
Per non farli pensare al peggio della trasferta in Ucraina, da sommare a un eventuale scivolone nel derby. Sedute intense per liberarli dal peso di un ambiente in lievitazione per mancanza di risultati. E, nel dvd di preparazione alla sfida, il meglio di Donetsk. «Per farli stare tranquilli e dar loro forza e convinzione per battere la Lazio». Quasi ventimila euro per il Gps satellitare che misura ogni sospiro, passo, scatto e gesto in allenamento (sistema usato in Inghilterra, con dispositivo simile a un cellulare da portare sulle spalle, indossando una canottiera), per rilevare quantità e qualità dello sforzo dei singoli. Acquistato per i Giovanissimi e suggerito anche a Ranieri che però non ha mai dato priorità alla preparazione. E che invece oggi già da un senso ai venti giorni di Montella. «Siamo tornati in corsa per la Champions». Da qui alla fine, 9 partite, sicuramente non facili, dovendo ospitare la Juventus e soprattutto il Milan, e andando a sfidare in trasferta la quarta forza Udinese, oltre agli incroci con chi si gioca la serie A. Per vedere la sua Roma serve «aggiungere un po di qualità».