La penna degli Altri 15/03/2011 13:59
Simplicio, la vera sorpresa Adesso puntiamo al sorpasso

a conquistare una maglia da titolare, ma nel suo primo anno di Roma Fabio Simplicio può a ragione essere considerato un uomo-derby. Un breve curriculum da stracittadina, per il sorridente brasiliano, che i sostenitori giallorossi già conservano gelosamente: due calci di rigore procurati, un gol (in coppa Italia), una traversa, e lespulsione procurata a Radu. Un protagonista silenzioso, che il giorno dopo il derby della manita quasi non sembra rendersi conto di quello che succede in città. «È sempre bello vincere contro la Lazio e siamo davvero contenti. Ma adesso dobbiamo dare continuità ai risultati, provando a fare unaltra impresa a Firenze».
Quindi la testa è subito proiettata a domenica prossima e a una rincorsa Champions che non ammette soste. «Dobbiamo crederci fino alla fine- continua il brasiliano - abbiamo ancora 9 gare, tra cui lo scontro diretto a Udine tra tre giornate». Sulla stessa lunghezza donda Burdisso. «Siamo molto vicini a Lazio e Udinese, due squadre che stanno facendo bene, ma che vogliamo superare per arrivare almeno quarti in classifica. A cominciare da una vittoria a Firenze». Ma nella Roma la voglia di parlare contagia un po tutti. Juan: «La vittoria nel derby ci ha ridato fiducia e la giusta forza per cercare il quarto posto per rigiocare la Champions».
A Radio Anchio è Montali a elogiare i giocatori: «Sono stati bravi a tenere i nervi saldi. Per diventare grandi bisogna imparare anche a perdere e quello degli atteggiamenti sarà uno dei punti chiave della nuova Roma». Già, la nuova Roma. Slittata al 31 marzo la chiusura della trattativa con DiBenedetto, che, dagli Stati
Uniti, fa sapere di aver visto nel derby «Una squadra con lo spirito giusto, con voglia di sacrificio e giusta disponibilità mentale», chiudendo con un «Speriamo che continuino così». Perché entrare in Champions sarebbe fondamentale per la progettazione dellimmediato futuro.