La penna degli Altri 29/03/2011 10:11
Si tratta a oltranza. La firma è vicina
RIUNIONE -Giornata uggiosa, decine di giornalisti allesterno, furgoni che passano con lo stereo a palla con linno vendittiano, berline e berlinone che entrano ed escono senza che nessuno apra bocca. Lui, lo zio americano, mister Tom DiBenedetto, si presenta dodici minuti dopo mezzogiorno, abito elegante, cravatta rossa, ancora un po stralunato probabilmente dal fuso orario e dalla stanchezza del viaggio, Insieme a lui fanno il loro ingresso due avvocati dello studio Pingham, lavvocato Mauro Baldissoni insieme a un collega dello studio Tonucci, tutti scortati da una security privata che si piazza allinterno e allesterno della palazzina facendo la faccia cattiva. Ad attenderli allinterno il dottor Fiorentino, numero due di Unicredit, il dottor Peluso sempre dellIstituto Bancario, i fiscalisti dello studio Tonucci, i rappresentanti della Pricewaterhouse, il professor Zimatore presidente diRoma 2000gli avvocati Cappelli, Di Gravio, Carbonetti, pile di documenti e contratti. Si parte, non privandosi neppure di un colpo di scena. Cioè larrivo, nella palazzina dello studio Grimaldi, alle tredici e venti, del dottor Cesare Romiti. Diventa quasi naturale e automatico pensare che possa essere lui la parte italiana dellaffare, limprenditore destinato a rilevare il venti, trenta per cento del quaranta che rimarrà in mano allIstituto bancario. Linterrogativo rimane in sospeso per qualche ora, fino a quando, alle diciannove, dallo stesso cancello esce unauto con a bordo uno dei figli del dottor Romiti che chiarisce il mistero:«Abito qui, mio padre ogni tanto mi viene a trovare, non centra nulla con lacquisto della Roma, siamo solo tifosi. Di solito questo è un posto tranquillo, oggi no».
TRATTATIVA -Si è subito entrati nel vivo della questione, pur se molti dei punti da scrivere e sottoscrivere erano stati sistemati nelle innumerevoliconference-callche si sono svolte nelle settimane passate. Si è lavorato senza interruzioni, neppure per il pranzo, arrivato con il furgone di un noto catering romano un quarto dora prima delle quattordici. Da definire cerano dettagli di natura economica, fiscali, legali, clausole, postille. Uno di questi dettagli è relativo alla cifra dacquisto della società giallorossa.
Non una cifra esagerata, comunque qualche milione di euro da detrarre da quella concordata per spostarla sulla prima ricapitalizzazione che dovrà essere fatta in tempi brevi. Un altro aspetto da chiarire senza se e ma, è quello relativo alle pendenze, attive o passive, che dovessero materializzarsi dopo la firma dellacquisto. Esempio: se alla nuova proprietà dovesse arrivare nel prossimo futuro una cartella esattoriale o una causa di lavoro o di un fornitore, questi soldi da chi saranno pagati? Altro aspetto su cui mettere i puntini sullei,è quello di eventuali nuovi contratti stipulati in questultimo periodo o, magari, preparati per essere firmati da parte da qualche dirigente. La riunione è andata avanti senza soste. Tre minuti prima delle venti, è uscito lavvocato Di Gravio che ha fatto capire che la notte sarebbe stata lunga:«Non so quanto ne hanno ancora, dico solo che hanno apparecchiato per la cena». I pochissimi segnali arrivati dallinterno erano improntati allottimismo,«sta andando tutto bene, ma non sappiamo quando si chiuderà». Intanto, ieri sera, il gong finale è arrivato poco dopo le ventidue. Tutti i protagonisti hanno salutato senza rilasciare dichiarazioni. Lunico a farne è stato lavvocato Roberto Cappelli:«Ci rivediamo domani (oggi ndr),cè ancora da lavorare».