La penna degli Altri 29/03/2011 10:47
Si riparta dai periodi d'oro di Viola e Sensi
Sta succedendo, invece, e lavventura conta per Roma e per lItalia. La notizia è di quelle che vanno in controtendenza e come tale va trattata. Con curiosità, se volete anche ovvia, e con speranza: la speranza che la squadra che porta il nome della capitale possa prima imporsi tra i confini e poi superarli. Di Benedetto ha laspetto solido dellamericano che ama gli affari e la vita allaperto, il barbecue e la coca cola.
Ha poco di italiano, pur essendo di origine abruzzese. Non ha la carnagione scura, i capelli ricci, i baffi e non parla come i paisà di Brooklyn. A Trigoria non troverà macerie, ma un impianto elegante e funzionale; dirigenti abituati a battere ogni mare e perfetti conoscitori di venti, correnti e bassi fondali; giocatori che in teoria erano degni del titolo italiano. Ha già fatto capire una cosa: viene, come tutti gli americani, per amore di avventura e di business. Luna e laltro sembrano garantiti: qui è tutto un romanzo western e il lassismo dirigenziale italiano regala praterie a chi offre idee e progetti.
I tifosi si aspettano molto, come tutti i tifosi del mondo, da Durban a Boston. Ma ai tifosi della Roma le cose vanno dette chiaramente, subito, senza mezze parole o punti interrogativi. Per esempio: quanto vogliono spendere, come investiranno, quali sono i programmi, gli obbiettivi a immediata e lunga scadenza. Sia sincerità la parola più usata. E una cosa gli va spiegata: la Roma, nella sua storia, non ha vinto molto, essendo partita in ritardo rispetto alle rivali nordiste. Ma ha avuto due grandi presidenti e due periodi doro, prima con Viola e poi con Sensi, di cui si sta per chiudere lera. E questo il punto di partenza. Al prossimo presidente chiederanno subito di calcio mercato. Per quel che serve, possiamo anticipargli quanto segue: Buffon vorrebbe venire, ma dovrà abbassare le pretese; vanno cercati due stopper (Lugano e Bovo ), essendo Mexes del Milan e Burdissino del Catania. Servono terzini che sappiano giocare basso e alto: ce ne sono a parametro zero. Sia Daniele De Rossi a decidere il suo futuro: merita un trattamento di riguardo.
Se va via, tenga presente questi nomi: Essien e Diarra. Borriello va riscattato, Totti incoronato. Vucinic e Menez facciano sapere. Se, per caso, dovessero partire i portieri, De Rossi, Menez e Vucinic, aggiungendo una trentina di milioni (il contributo che verrebbe chiesto ai nuovi proprietari), si potrebbe modificare la Roma e aggiungere un Sanchez, che per soldi si porta via. Una Roma con Montella in panchina e, ci pare, da primato. Che potrebbe convivere con una profonda riforma culturale e tecnica: gioco offensivo e spazio ai giovani. Di stadio e merchandising si parlerà molto e imparerà presto a conoscere quali e quanti problemi comportino. Buona permanenza.