La penna degli Altri 26/03/2011 10:22

Roma, avanza il progetto Nash

MADE IN ITALY -E’ vero, la fumata bianca per il cam­bio di proprietà della Roma, pre­vede il sessanta per cento agli uo­miniborn in the Usae il restante quaranta che rimane in mano a Unincredit, cioè il maggior isti­tuto bancario italiano. Ma è al­trettanto vero che, nel contratto tra le parti, c’è anche un capitolo che prevede come Unicredit ab­bia la discrezionalità, c’è chi so­stiene addirittura l’obbligo, di vendere la sua parte (sembra si­no al trentacinque per cento) a un imprenditore italiano, meglio ancora romano. E su questo no­me,al momento, pare che non ci siano certezze. Ovvero sono stati contattati diversi imprenditori, ma senza che si arrivasse a una scelta definitiva. Di sicuro sono stati contattati i fratelli Toti, proprietari del gruppoLamaro. Claudio Toti è proprietario della Lottomatica Roma di basket, è grande tifoso giallorosso, co­struttore, in passato non nascose la possibilità di un suo ingresso nella Roma cal­cio. Continua a circolare anche il nome, come par­tner italiano, del dottor Francesco Angelini, impren­ditore farmaceu­tico, grande tifoso romanista pure lui, che in passato ha ufficializzato il suo interesse per il club giallorosso senza per, almeno fino a oggi, dare seguito a quelle che in questo momento non pos­sono che essere considerate paro­le vuote. Altri due nomi che sono stati fatti sono quelli di Luca Par­nasi e Leonardo Caltagirone, an­che qui ramo costruttori perché è chiaro che l’ipotesi della costru­zione di un nuovo stadio può esse­re la calamita giusta per coinvol­gerne uno in un affare che non po­trebbe non essere redditizio.

BORN IN THE USA -Quattro sono e quattro rimarranno i soci ame­ricani.Almeno fino al momento delle firme. Poi il gruppo po­trebbe arricchirsi, in tutti i sen­si, di nuovi soci.«Non è per nul­la escluso che DiBenedetto si stia muovendo per far entrare nuovi soggetti», così c’è stato ri­sposto da fonti Unicredit quan­do abbiamo fatto il nome di Bill Duffy, procuratore principe nel­la Nba, come possibile nuovo so­cio. In realtà, se mai dovesse succedere e la cosa sarà tutta da verificare nel prossimo futuro, Duffy non sarebbe da solo. Nel senso che il vero interessato a entrare con una quota nella Ro­ma sarebbe Steve Nash, uno dei più grandi play, stella dei Phoe­nix Suns, canadese, ovviamente uno dei giocatori nella scuderia di Duffy. Nash è in pratica una multinazionale, corteggiatissi­mo dagli sponsor, giocatore che da oltre quindici anni viaggia a incassi da decine di milioni di dollari all’anno. Tra le passioni di Nash, c’è il calcio, il papà ha giocato nel Tottenham, e chi lo ha visto giocare con il pallone tra i piedi ha garantito che sia piuttosto bravo. In più il cana­dese è tifoso della Roma e di . Quando nel 2006 i Suns vennero a giocare un’amichevole contro la Lotto­matica, ci fu incontro tra i due con scambio di magliette. E al presidente della Lottomatica Claudio Toti ( ancora lui), con­fessò che gli sarebbe piaciuto concludere la sua carriera a Ro­ma anche per poter seguire davicino e la Roma.