Nella Roma di domani però la Sensi non ci sarà più e il «lider maximo» della Casa Blanca starebbe ora passando dai fax di cortesia al corteggiamento serrato. Contando anche su alcune crepe nel rapporto di De Rossi con la città che bisbiglia sulla sua vita privata criticandone il rendimento in campo: «Prima mi coccolavano, ma da un anno e mezzo le cose che mi inorgogliscono di più le sento arrivare da fuori Roma». Arrivano, per esempio, da Mourinho: il tecnico portoghese è un grandissimo estimatore di De Rossi e ha contattato più volte il mediano per dirgli che nelle sue squadre una porta per lui sarà sempre aperta.

Il centrocampista della Roma contraccambia la stima e con l’ex-tecnico nerazzuro si scambia spesso e volentieri Sms di complimenti (gli ultimi dopo la vittoria in Champions del Real Madrid). Alla domanda posta da Perez: «Cosa serve al Real per battere il Barcellona?», Mourinho avrebbe risposto: «Un centrocampo di qualità da opporre alla coppia Xavi-Iniesta». E il primo nome fatto dal tecnico portoghese è stato proprio quello di De Rossi. Il centrocampista giallorosso, secondo Mou, sarebbe il partner ideale per Xabi Alonso. Il Real è disposto a incrementare sensibilmente l’ingaggio che De Rossi percepisce attualmente in giallorosso (circa 3,6 milioni netti a stagione) mentre l’offerta da presentare alla Roma si dovrebbe aggirare sui 25 milioni di euro, ma non sono esclusi rilanci.



Il Real deve però aspettare l’arrivo di DiBenedetto e soci che, presumibilmente, non vorranno perdere uno dei giocatori più rappresentativi ma non vorranno nemmeno ripetere l’errore fatto dalla Sensi con Mexes, che a giugno approderà al Milan a parametro zero. Mai come in questo caso, sarà determinante la volontà del giocatore.