La penna degli Altri 25/03/2011 09:49

Quelle urla contro Borriello con cui Montella ha conquistato la squadra

BORRIELLO -L’episodio che ha defini­tivamente convinto tutti è relativo alla notte più amara di Montella da quando siede sulla panchina della Roma. Cioè la notte di Donetsk con la conseguente eliminazione dalla , peraltro già ampiamente compromessa nella gara d’andata all’Olimpico. Nel pri­mo tempo contro lo Shakhtar, in molti ricorderanno come i padroni di casa andarono in vantaggio e poi la Roma ebbe l’occasione di pareg­giarecon l’assegnazione di un cal­cio di rigore per un fallo su Borriel­lo. Che prese quel pallone, lo siste­mò sul dischetto, lo calciò con il avversario bravo a respin­gerlo. Il rigorista quella sera, con in panchina, doveva essere Pi­zarro. E questa cosa ha fatto arrab­biare parecchio Montella. Tanto è vero che nell’intervallo lo ha fatto notare a voce alta al centravanti ar­rivato l’estate scorsa dal Milan. Era già pronto il cambio con , poi non fatto perché il capitano accusò un leggero fastidio che ne sconsigliò l’impiego. Quella presa di posizio­ne, al di là di qualsiasi altra consi­derazione, è piaciuta a gran parte dello spogliatoio ( intendiamoci, niente contro Borriello da parte dei compagni), soprattutto per la chia­rezza delle parole e la dimostrazio­ne di personalità dell’ex aeroplani­no. Borriello ha incassato per poi continuare a lavorare con la con­sueta professionalità. Perché il ra­gazzo napoletano sarà pure un po’ chiacchierone, ma è un professioni­sta come ce ne sono pochi, come del resto ha sottolineato proprio Mon­tella nel dopo partita di Firenze.

OBIETTIVO CHAMPIONS -Ora Montel­la quella che ha appena toccato, vorrebbe riconsegnarla al­la Roma nella prossima stagione. Consapevole che non sarà facile, mancano otto giornate alla conclu­sione del campionato, la Roma è di­stante sei punti dall’Udinese quar­ta in classifica. Ma Montella è in­tenzionato a provarci. E’ già proiet­tato alla prima delle otto finali che aspettano lui e la sua squadra, cioè alla sfida con la alla ripre­sa del campionato dopo la sosta pergli impegni della nazionale. In que­sti giorni ha fatto e continuerà a fa­re un minuzioso lavoro tattico, in particolare sulla parte difensiva vi­sto che il tallone d’Achille ormai è assodato sia proprio nel fatto che la squadra continua a prendere troppi gol. Vuole le linee più strette, so­prattutto vuole che ci sia maggiore aggressività sulla palla con l’obiet­tivo di tenerla il più a lungo possi­bile lontano dall’area giallorossa. Avrà il vantaggio da qui alla Juven­tus di poter contare su quasi tutto il gruppo, è recuperato, Cas­setti quasi. Inoltre questo turno di nazionali gli ha tolto soltanto cin­que giocatori, Menez e Mexes con la Francia, Riise con la Norvegia, Burdisso con l’Argentina, con la Romania, tra l’altro non tutti titolari.