La penna degli Altri 01/03/2011 10:10
Pizarro, sospiro di sollievo

risonanza magnetica a cui si è sottoposto ieri pomeriggio al policlinico Gemelli ha escluso categoricamente lesioni o fratture. La buona notizia, tuttavia, anche se non supportata da oggettivi riscontri clinici, era nellaria fin dal pomeriggio di domenica. Facciamo due passi indietro e torniamo con la mente al match col Parma. Minuto quarantasei, Roma in vantaggio per 2- 0 grazie alle reti di Francesco Totti e Juan. A centrocampo, il cileno viene colpito duro da Giovinco, cade a terra, mette male il piede e si sente un urlo quasi strozzato in gola. Una torsione innaturale del ginocchio fa pensare al peggio: si muove e rantola dal dolore. Si pensa alla stessa parte che da due anni gli crea fastidi e problemi, alla condrite rotulea che lha costretto a vedere molte partite davanti alla televisione e a curarsi con lunghe sedute di fisioterapia. Entra in campo lo staff sanitario, si avvicina al Pek, il dottor Pengue capisce subito: non è possibile far altro se non chiamare la macchinetta con la barella. Il numero sette viene issato sopra e le mani che coprono il volto sono lemblema del momento che sta vivendo.
Entra Fabio Simplicio, larbitro Brighi fischia la fine e le due squadre vanno a bere un thè caldo. Al rientro sul terreno di gioco la Roma sembra unaltra: lenta, bloccata sulle gambe e incapace di far circolare la palla. Mentre Amauri riporta le nuvole sullOlimpico e si avvia a consegnare un prezioso punto ai suoi, nel cuore dello stadio, allinterno dello spogliatoio giallorosso, le condizioni di Pizarro sembrano essere ben differenti da quelle immaginate. Ad un certo punto, poi, la sorpresa. Dalle scalette spunta la testolina del ragazzo di Valaparaiso: prima fa capolino e successivamente si dirige verso il resto dei compagni. Il peggio sembra passato. Il ginocchio non si è gonfiato e lottimismo comincia a prendere forma,scalzando i brutti pensieri che avevano shakerato la testa dei tifosi.
Il definitivo conforto arriva alluscita dalla mixed zone: lex udinese, cuffie in testa e camminata tranquilla, si avvia verso il pullman. Infastidito ma senza zoppicare. E alla fine, rieccoci a ieri. A conferma del cauto ottimismo che albergava allinterno dello staff tecnico romanista, gli esami strumentali hanno ripulito le paure.
Ora, però, il Pek dovrà prendersi un pochino di riposo, fare qualche seduta di fisioterapia e vedere come risponderà il ginocchio. Sembra improbabile una presenza in campo venerdì sera a Lecce, il rischio sarebbe talmente alto che non varrebbe la pena sfidare la fortuna. Quasi sicuro, invece, il suo ritorno in campo martedì prossimo, in Ucraina, quando la Roma affronterà lo Shakhtar nella sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. A Donetsk non soltanto servirà limpresa per rimontare il 2-3 dellOlimpico ma
ci sarà bisogno della partita perfetta. Di questi tempi, già potersi affidare alla sapienza tattica di Pizarro sarebbe un vantaggio non da poco.