La penna degli Altri 19/03/2011 16:49
Montella: "Firenze conta più del derby"
"DE ROSSI? BRUTTO GESTO" - Ma in queste ore, a Roma, si discute soprattutto della squalifica di De Rossi per la gomitata a Srna. un episodio non certo unico nel panorama italiano, dopo la testata di Gattuso a Joe Jordan e il calcione di Balotelli con il Manchester City. Nonostrante tutto, però, Montella prova a restituire dignità al movimento italiano, pur censurando il comportamento del suo centrocampista: "Non ho visto il fallo di Balotelli, Daniele ha fatto un brutto gesto punito con la giusta sanzione. Tanti episodi simili capitano anche in altre realtà. Alle nostre diamo solo un risalto maggiore". Quello di De Rossi, però, è presto diventato un caso "Nazionale", soprattutto perché il centrocampista, a cui il gesto costerà anche la convocazione in nazionale, ha voluto vederla come un'occasione per riposare. Affermazioni poco gradite allo staff azzurro, ma che Montella prova a interpretare: "Con Daniele ho parlato solo delle sue condizioni fisiche, non sta bene, ha un problema al tendine e ha bisogno di riposo per guarire. Egoisticamente sono anche più contento se resta a Roma per riposare".
"FIRENZE CONTA PIU' DEL DERBY" - Il frastuono non copre in ogni caso le attese di una partita, la prima di una serie di tre con la Juventus all'Olimpico e il viaggio di Udine, che dovrà dire quanto vale la Roma. Lo dice forte Montella che, anche per questo, vuole dimenticare in fretta la stracittadina: "Sarà una sfida delicata, la più importante da quando sono su questa panchina. Sì, anche più del derby, dove ero tranquillo perché arrivavamo con lo spirito di rivalsa. Ora è difficile ricreare le stesse motivazioni, se avessimo lo stesso spirito faremmo una grande partita". Il derby, però, ritorna nell'attacco indiretto di Reja, che ha evidenziato la "fortuna" di alcune squadre. "Io guardo avanti, penso a domani", chiosa il tecnico. Che, in un mese di Roma, ha già conquistato la fiducia cieca dei propri tifosi, che lo vorrebbero alla guida del club anche per il futuro: "La stima dei tifosi fa piacere, e con loro c'è sempre stato feeling - ricorda Montella - ma alle voci bisogna abituarsi in un senso e nell'altro, io vivo con serenità anche quando si parla di nuovi nomi, anche importanti, per la Roma futura". Semmai, si parla di traguardi: con la Roma in Champions, sarebbe più difficile pensare di ricominciare da zero. "Non è un pensiero che mi turba - giura l'allenatore romanista - la Champions credo si possa guadagnare o perdere anche per un punto, non si può essere valutati per questo".
DUBBIO PIZARRO - A Firenze, il tecnico rischia di dover fare a meno di Pizarro, frenato da un fastidio alla schiena: "Non si è allenato, lo valuto domani. Se non ce la facesse, possibile una novità, ma non do vantaggi a nessuno". Una novità che potrebbe tradursi, senza lo squalificato Vucinic, in un 4-4-1-1 con Brighi sulla linea dei centrocampisti e Menez ("è voglioso e vuole fare bene") dietro Totti. Anche perché, per ora, la coppia tra il capitano e Borriello non è nei pensieri di Montella: "Per caratteristiche, essendo diversi, possono giocare insieme. Si completano, in senso generale. Poi però c'è il resto della squadra che necessita di caratteristiche diverse e che non sempre questa squadra ha". Parola d'ordine, equilibrio. Una dote imparata anni fa da un maestro che divide con l'avversario Mihajlovic: "Eriksson, mi insegnò molto, la sua caratteristica più importante era l'equilibrio, anche per questo l'ho sempre apprezzato moltissimo. E questo è un nesso con le carriere da tecnico di Sinisa. Conosciamo i lati deboli l'uno della squadra dell'altro, chi sarà più bravo a trovarli vincerà". Adesso, parola al campo.