La penna degli Altri 05/03/2011 11:35
Montali: "Ranieri? Lasciamo stare"
Sacrosante le parole di De Rossi: «Sappiamo che se ne parla, ma non è il momento di commentare. Abbiamo una partita troppo importante martedì». Ranieri, che non è in Italia, è stato avvertito da persone di sua fiducia del clamore suscitato dalle sue parole e ieri, allAdnKronos, ha precisato il suo pensiero: «Quello che conta ora è sostenere la Roma e i suoi giocatori simbolo, Totti e De Rossi. Ho sempre detto quello che penso - ha aggiunto - la sincerità verso me stesso e verso gli altri è il tratto principale della mia vita, sia nella carriera sportiva che in privato. Non credo di aver detto queste grandi verità, i tifosi attenti, secondo me sapevano già tutto. Quello che conta ora è sostenere la Roma in questo particolare momento».
Ranieri è poi tornato a parlare delle sue dimissioni, arrivate dopo la sconfitta (4-3) di Genova: «Ricordo - ha spiegato - che sono andato via per dare una scossa positiva alla squadra, assumendomi anche le responsabilità dei miei errori. Credo che sia fondamentale per la piazza sostenere i giocatori simbolo come Totti e De Rossi, che da romani come me soffrono doppiamente e sentono di più la responsabilità di portare questa maglia». Ranieri ha allenato altre squadre in Italia, in Inghilterra e Spagna, ma il periodo vissuto alla Roma è stato il più importante della sua lunga carriera. Almeno a leggere come conclude la sua dichiarazione allAdnKronos: «Ho allenato in Italia e allestero, ma i mesi vissuti a Trigoria resteranno sempre il momento più importante della mia carriera, sono romano e sarò sempre romanista».
Tra le persone che hanno risposto a Ranieri cè anche il procuratore di Borriello: «Quando era lallenatore della Roma, Marco si è sempre messo a disposizione della squadra. E normale che ci sia rimasto male quando non è stato impiegato, ma non è successo nulla di trascendentale. I loro rapporti erano normali».