La penna degli Altri 14/03/2011 09:01

Magico Totti. Con due gol del capitano il derby è della Roma. Alla Lazio saltano i nervi

La partita la fa solo la Roma, e quando arriva la punizione dell’ 1-0 il taccuino dice che, dentro un match molto avaro di emozioni, i giallorossi hanno già collezionato tre limpide palle gol (traversa Pizarro e conclusioni di Juan e Vucinic con le opposizioni disperate di Ledesma e Biava) mentre la Lazio si è accontentata del maldestro colpo di testa di Floccari sul cross di Hernanes. Come spesso accade la partita si sblocca quando la Roma sembra avere esaurito la sua spinta propulsiva e la Lazio comincia a mettere fuori la testa. L’ 1-0 di , con la barriera che si apre e Muslera che spancia sul prato zuppo d’acqua dell’Olimpico, provoca peraltro il completo blackout della Lazio, che nei successivi 26 minuti non riuscirà a indirizzare verso la porta di Doni nemmeno un progetto di tiro. Reja recidivo Lo aveva già fatto, sbagliando, col Chievo il 6 febbraio, nei minuti successivi al gol dell’ 1-1 (poi definitivo) di Cesar: fuori Hernanes e Zarate, dentro Mauri e Sculli allora, Mauri e Kozak questa volta, con l’aggiunta successiva di Brocchi (!) per Floccari. Ora, è vero che nessuno dei tre giocatori sostituiti raggiunge la sufficienza, ma levare insieme Hernanes e Zarate alla Lazio è come spegnere l’interruttore. Non potrà più accadere nulla. La curva laziale lo sa così bene che Reja, che avrebbe fatto meglio a puntare tutto su un cambio Kozak-Floccari (il ceco di testa ci sa fare) si è beccato una contestazione super. Montella lucido Schemi speculari () e scelte apparentemente coraggiose da ambo le parti. Ma Reja non porterà mai Zarate sulla corsia del vulnerabile Riise. Sbaglierà anche Montella a puntare a sorpresa sull’abulico Menez, ma dopo meno di un’ora saprà correggersi. Dentro Taddei, benzina utile ad avanzare di un tot il baricentro dell’ottimo Pizarro, che infatti guadagnerà la punizione decisiva. Una lucidità che Vincenzino manterrà fino all’epilogo, sottraendo al rischio di qualche ruvido fuori programma al fischio finale. Meglio così.