Nonostante il 3-2 dell’andata e numeri che stanno consacrando gli arancio-neri come una fra le squadre più in forma del Vecchio Continente, Lucescu sembrerebbe non fidarsi per niente della Roma: «I giallorossi hanno bisogno di segnare, per questo impronteranno una gara d’attacco, di conseguenza noi dovremo adattarci. Ci saranno motivazioni differenti, loro dovranno vincere per salvare la stagione, noi aspettiamo questa gara per arrivare ad un futuro che vogliamo da tempo». Pretattica o sincerità cambia poco, Totti e compagni sono chiamati all’impresa. Difficile ma non impossibile. Il tecnico romeno è orientato a confermare il 4-2-3-1, il modulo che gli ha regalato equilibri e successi. Davanti a Pyatov i terzini Rat e Srna, mentre al centro Rakitskiy affiancherà Chygrynskiy. A centrocampo, Gai e uno tra Stepanenko e Hubschman (con quest’ultimo favorito), nazionale ceco e difensore di ruolo, spesso impiegato da Lucescu davanti alla retroguardia. Sulla trequarti Jadson, Willian e il giovane Douglas Costa agiranno dietro all’unica punta Luiz Adriano. Infine, tanto per far capire la qualità del gruppo, non bisogna dimenticare che Eduardo, il talentuoso centravanti prelevato dall’Arsenal per quasi otto milioni di euro, si accomoderà in panchina.

Sicuro assente, invece, Fernandinho ancora indietro con la preparazione. La conferma arriva direttamente per bocca dell’ex allenatore di Pisa, Reggiana, Brescia e Inter: «Schierarlo? No, certo che no, deve ritrovare la forma. Durante la preparazione in Turchia gli ho fatto prendere confidenza con il campo e spero che dopo il primo aprile possa stare meglio».